La Variante Dimensionale

From: gianni morando <gianni2_at_virgilio.it>
Date: 1 Jun 2002 01:13:03 -0700

Ogni oggetto materiale possiede un volume (v) ed una superficie
esterna (s) che contiene il volume stesso.
Il rapporto fra queste due grandezze si definisce "variante
dimensionale" e si esprime con il rapporto J = v/s.
La variante J ha dimensioni lineari, essendo il rapporto fra un volume
(v) ed una superficie (s).

Al variare delle dimensioni, J assume valori differenti, variando gli
equilibri interni degli oggetti, qualunque sia la struttura con cui
questi sono costituiti e qualunque sia l'intervallo dimensionale in
cui sono confinati.

C'� sempre un livello dimensionale oltre il quale la struttura interna
di un oggetto "non pu� esistere" con le propriet� fisiche dell'oggetto
che costituisce.
Questo comportamento della materia � ben noto negli studi di scienza
delle costruzioni, ma la variante J � una verit� geometrica che si
applica a tutti gli oggetti della natura e in tutte le dimensioni.

Il concetto non � cos� semplice come si pu� pensare, perch� implica la
caduta del pregiudizio che gli oggetti geometrici siano una
rappresentazione biunivoca degli oggetti materiali.
Infatti mentre possiamo immaginare l'infinita serie di sfere
geometriche, riscontriamo che in natura non esiste mai una serie
infinita di oggetti sferici.
Una sfera di formaggio pu� esistere a certe dimensioni. Se costruiamo
sfere di formaggio sempre pi� grandi, troveremo la dimensione limite
oltre la quale la sfera crollerebbe sotto il suo peso.
La stessa cosa avverrebbe se si volessero costruire delle sfere di
ferro sempre pi� grandi.

Il concetto di variante dimensionale sta alla base dei principi della
teoria della relativit� dimensionale.

bye, Gianni
Received on Sat Jun 01 2002 - 10:13:03 CEST

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