Elio Fabri wrote:
> > L'impedenza del doppino in effetti e` piu` bassa, sul centinaio di ohm
> > circa. Viene alzata inserendo in serie (nei tratti lunghi) degli
> > induttori (le bobine di pupinizzazione: non e` proprio una impedenza
> > distribuita, ma quasi).
> Per come lo sapevo io, la pupinizzazine ha un altro scopo: serve a
> eliminare o ridurre la dispersione (equiv.: assicurare imp.
> caratteristica reale). La dispersione e' molto piu' dannosa
> dell'attenuazione, perche' rende incomprensibile la voce.
Ci sono entrambi gli effetti. Avevo cominciato dal piu` semplice.
> > ...
> > Si`, considerando che il circuito magnetico e` chiuso, di campo esterno
> > ce n'e` veramente poco. Le cose cambiano in alcuni "trasformatori" ad
> > alta frequenza in cui e` presente un traferro. In questo caso il campo
> > di fringe dal traferro puo` essere notevole (si va dallo scaldare la
> > parete metallica della scatola al radiare energia elettromagnetica).
> A me sembra una questione diversa.
> Se il flusso disperso e' poco, e' poco e basta. Ma poco o tanto, il
> flusso disperso non lo posso considerare un'onda e.m., a nessuna
> distanza ragionevole.
Appunto, il problema e` quello della distanza ragionevole. Se si e` in
campo vicino, gli effetti sono quelli di riscaldamento e di rumore
indotto. Nel caso di riscaldamento si ha trasporto di potenza (e cambia
anche l'impedenza vista dalla sorgente, essendo ancora in zona di
induzione, mi pare si chiami).
In caso di campo lontano, questo e` normalmente piccolo, ma purtroppo
c'e` un signore armato di una antenna e di un ricevitore sensibile, che
se rivela un campo e.m. piu` elevato di quanto le norme stabiliscono,
boccia il prodotto.
> Alle distanze ragionevoli il campo si attenuera' come il cubo della
> distanza (capo di dipolo).
> questo resta vero anche ad "alta" frequenza, se per alta s'intende
> poniamo qualche MHz e non qualche GHz.
Si`, bastano i MHz per far danni, sia per radiazione diretta, sia
perche' spesso il campo si accoppia con altri elementi della struttura e
viene condotto e irradiato meglio.
> > non ci sono onde certamente. Pero` non esiste neanche la continua :-)
> Aspetta: io intendo che la linea sia chiusa su un carico resistivo;
> perche' non ci sarebbe la "continua"?
> O vuoi dire che cisara' sempre un transitorio? Ma questo non c'entra; il
> trasporto di energia c'e' sempre.
Intendevo che c'e` sempre il transitorio. E se c'e` una variazione, la
si puo` sempre vedere come sovrapposizione di onde.
> > Mi pare di aver capito che la tua posizione e` "si parla di onde se c'e`
> > un campo em non costante nello spazio", mentre io ho in mente qualcosa
> > di legato al trasporto dell'energia per mezzo di campi em. Se poi e`
> > praticamente costante nello spazio non mi preoccupo piu` di tanto.
> Si', piu' o meno e' questo. Non mi torna di associare onde e trasporto
> di energia: se vuoi farlo, sei costretto a parlare di onde anche quando
> i campi sono statici (v. es. precedente).
Posso fare una "eccezione" per i campi statici, oppure dire che i campi
statici non esistono.
> Ho capito. In effetti e' una questione sottile...
> A prima vista si direbbe: se non c'e' flusso disperso apprezzabile (e
> questo dipende dalla permeabilita' del nucleo, quindi non e' un fatto
> intrinseco del cisrcuito e puo' essere variato a piacere, entro certi
> limiti) il campo magnetico c'e' solo dentro il ferro, quindi anche il
> vettore di Poynting c'e' solo li'.
> Ma non torna niente, per piu' ragioni.
> Non ho ancora capito bene il problema (non ci avevo mai pensato) ma a
> occhio direi:
> - che e' necessario tener presente la differenza fra B e H (S = ExH)
Certo. Nel nucleo H=0 (o quasi)
> - che S (con valor medio non nullo nel tempo) ci sara' anche fuori del
> ferro.
Certo, praticamente solo fuori dal nucleo. In particolare se fai un
integrale di H dl lungo un percorso che sia per lo piu` nel nucleo, e
passi nell'aria nello spazio fra i due avvolgimenti, trovi H. Resta poi
da trovare E e il gioco e` fatto.
Quello che salta fuori per me e` che c'e` propagazione "ondosa" fra
primario e secondario, mentre per te e` una propagazione per campi quasi
statici.
--
Franco
Wovon man nicht sprechen kann, dar�ber mu� man schweigen.
(L. Wittgenstein)
Received on Mon May 27 2002 - 19:22:13 CEST