alberto wrote:
>
> Si so che hai ragione, infatti � quello che mi chiedo anch'io ma, siccome
> c'� anche una breve descrizione tecnica su come dovrebbe funzionare, volevo
> un parere su quella.
Da quello che ho visto (senza leggere tutto, sono centinaia di pagine),
mi sono fatto questa idea.
Il magnete permanente messo nel circuito magnetico satura il nucleo del
trasformatore (o lo porta vicino alla saturazione). I due avvolgimenti
di ingresso spostano il flusso del magnete alternativamente nelle due
meta` del nucleo. I due avvolgimenti di uscita, a molte spire, vedono
una variazione di flusso (e relativa saturazione) e tirano fuori impulsi
di tensione elevata e stretti.
Aggiungi qualche errore di misura della potenza di uscita (forme d'onda
di quel genere sono difficili da misurare), la prescrizione che il
carico deve essere non lineare, ed e` possibile che gli strumenti (usati
maleo interpretati peggio) indichino una potenza di uscita che non c'e`.
Nessuno di questi inventori ha mai disdetto il contratto con il loro
fornitore di energia elettrica :-)
Ciao
--
Franco
Wovon man nicht sprechen kann, dar�ber mu� man schweigen.
(L. Wittgenstein)
Received on Fri May 24 2002 - 03:26:16 CEST