On 17 Nov, 01:33, Giorgio Pastore wrote:
> >> Citazioni, prego. Atrimenti siamo alle voci di corridoio che valgono
> >> meno di zero. Io, di Fisici�che non accettino a RR non ne conosco. Ma
> >> forse frequentiamo gente diversa.
> > Forse ti fraintendo e non capisco cosa intendi di preciso per
> > "accettare/non accettare" la relativit� da parte dei fisici, certo i
> > fisici che conosco io non accettano proprio nulla in maniera dogmatica
> > e assoluta.
>
> Certamente mi fraintendi se mi fai dire �una cosa del genere!
> Ma accettare non comporta automatiamente "in maniera dogmatica e assoluta".
Ma sei tu che hai scritto di conoscere solo fisici che accettano la
RR, lasciando intendere che fisici di altro tipo non esistono, se non
nelle voci di corridoio.
Ebbene, I fisici che lavorano sulla violazione dell'invarianza di
Lorentz non accettano la RR, altrimenti dovrebbero accettare anche
l'invarianza di Lorentz.
> In italiano (ed in inglese :-) ) "accettata" si usa col senso di
> "generalmente approvata o utilizzata" (es: la versione accettata dagli
> storici,...le varianti normalmente accettate ...).
Nella discussione con LF non puoi dare cosi' per scontato il
significato del termine "accettare", perch� la discussione � fondata
molto su quello.
Inoltre la definizione "soft" che fornisci solo ora ("generalmente
approvata o utilizzata") sottintende una maggioranza statistica,
mentre la tua espressione iniziale ("Io non conosco Fisici che..") era
abbastanza categorica: se sei fisico, allora accetti la RR.
> > Se la relativit� fosse "accettata" dalla comunit� dei fisici nel senso
> > in cui il tuo post sembra suggerire, mi chiedo perch� siano in corso
> > numerosi studi ed esperimenti ad esempio sull'invarianza di Lorentz
> > (simmetria fondamentale della relativit�) o sulla costanza della
> > velocit� della luce.
> E infatti, l' accettazione generale non impedisce di continuare ad
> indagare,
> esattamente come l' accettazione generale delle regole
> grammaticali non impedisce le eccezioni, le licenze poetiche e la
> diffusione, a volte preliminare ad una successiva accettazione :-) di
> costrutti originariamente scorretti.
Ma che sciocchezza � mai questa; le regole grammaticali sono vere per
costruzione (se fossero false o sbagliate non sarebbero regole
grammaticali) mentre, per leggi della fisica, e' la natura che si deve
pronunciare sul loro contenuto di verit�/falsit�.
I fisici che lavorano al di la' dei paradigmi correnti (lorentz-
invarianza, principio di equivalenza, gauge-invarianza) sono tanti e
portano avanti il loro lavoro molto seriamente, mi sembra poco
corretto da parte tua mortificare la loro professionalit� bollando le
loro ricerche come "eccezioni" e "voci di corridoio" o paragonarle a
"licenze poetiche",, manco fossero degli eretici.
> Se invece pretendo di utilizzare la possibilit� �di accelerare una
> particella a velocit� maggiore di c, so che andr� �incontro ad
> obbiezioni e devo prepararmi alle critiche.
Cio' non ti impedisce di farlo, se sei bravo abbastanza. E infatti LF
aveva scritto:
"Infine non credere che la Relativita' sia accettata da tutti,
perche' anche tra gli addetti ai lavori i dubbi non mancano".
Received on Sat Nov 20 2010 - 23:29:02 CET
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