Re: Principio di equivalenza + Bremsstrahlung

From: Bruno Cocciaro <b.cocciaro_at_comeg.it>
Date: Thu, 23 May 2002 00:54:43 +0200

"rez" <rez_at_tiscali.it> wrote in message
news:acgnu2$4ok$1_at_lacerta.tiscalinet.it...
> On Wed, 22 May 2002 17:24:57 +0200, Bruno Cocciaro wrote:
>
> >Mi sembrava che Enrico Maria rilanciasse la mia domanda alla quale
e'
> >assolutamente impossibile rispondere in maniera enigmatica; non
c'e'
> >niente di enigmatico nell'asserire
> >a) "L'enunciato del PE, per come lo conosco io, afferma
> >......................";
> >non c'e' nemmeno alcunche' di enigmatico nell'asserire:
> >b) "Io credevo che il PE affermasse che ..............., pero',
>
> Asserisco invece che non e` giusto obbligare il sottoscritto, come
> invece stai facendo, a parlare o rispondere controvoglia visto che
> tu ora non stai chiedendo per sapere.

ahh io non obbligo proprio nessuno, se vuoi rispondi, senno' no,
esattamente come me.
Ad ogni modo, proprio come dicevo in un post precedente mi pare che
piano piano si converga, ad esempio rileggendo il tuo lunghissimo copy
e paste credo di aver capito cosa tu metteresti nei puntini famosi
(certo che tu avesti riempito i puntini saresti stato meno enigmatico
e io sarei piu' sicuro di aver capito bene, comunque, se proprio non
ti va di riempirli i puntini, ok, ognuno fa come meglio crede):
se ho ben capito il succo di cio' che mettersti nei puntini e':

> In relativita` generale i campi gravitazionali veri e quelli
apparenti
> vengono unificati nei potenziali gravitazionali, come in relativita`
> ristretta vengono unificati campo elettrico e campo magnetico.
> A questa unificazione sul piano concettuale si da` il nome di PE.

purtroppo quando eravamo passati ad analizzare questo punto la prima
volta una mia espressione forse poco felice deve aver generato una
serie di incomprensioni (tue di cio' che io intendevo e poi mie di
cio' che tu mi rispondevi) :

> >se capisco bene, la crisi da te supposta riguarda proprieta'
globali dei
> >campi ("vero" e apparente: uno e' sempre "annullabile" l'altro no,
almeno
> >non sempre), proprieta' che lascerebbero intravvedere una loro non
perfetta
> >"unificazione concettuale".
> Ma no, al contrario.. guarda e` l'unico che non hai quotato dal mio,
> te lo copio..

Io non capivo cosa intendevi con "no, al contrario ..." ma ora mi pare
di aver capito che tu avessi inteso che io dicessi che, a tuo modo di
vedere, il campo sempre annullabile e' il "vero" mentre quello non
sempre annullabile e' l'apparente; non ero stato tanto a specificare
in quanto mi sembrava ovvio, ad ogni modo mi pare di capire che,
corretto cio' che appare in parentesi nel mio intervento riportato
sopra in
 ....(apparente e "vero": uno e' sempre "annullabile" l'altro no,
almeno non sempre) .....
potrei dire di aver finalmente bene interpretato l'origine della crisi
da te supposta.
In cio' mi sembra di poter essere ulteriormente confortato da altri
tuoi passaggi tipo:

> Di qui il PE che unifica, sul piano concettuale, i campi veri ed
> apparenti.
>
> L'unificazione e` motivata perche' entrambi generano moti
> indipendenti dalle masse (pur se subordinatamente
> all'identificazione tra massa inerziale e gravitazionale).
> In secondo luogo perche' entrambi, veri e fittizi, si possono
> eliminare in piccolo, scegliendo opportunamente il riferimento.
>
> L'eliminabilita` in grande solo per i campi apparenti
> costituisce invece una differenza, e neppure da poco, ma
> e` una proprieta` eccezionale che evidentemente non fa
> testo nella teoria generale.

Quindi io ripartirei da qui per fare un ulteriore passettino:
la frase "unificazione sul piano concettuale (dei campi gravitazionali
e dei campi apparenti)" a me pare buona solo per libri divulgativi, e'
abbastanza evidente che in testi seri una frase del genere va
necessariamente precisata; in particolare va spiegato, dal punto di
vista operativo, cosa si intende.
Dalle definizioni del PE che ho riportato in passato si evincevano
proprieta' esclusivamente locali, cioe' la "unificazione" veniva
sottolineato essere locale. Accettate quelle definizioni, in
particolare rifiutate definizioni che lascerebbero spazio ad eventuali
interpetazioni del PE concernenti proprieta' non esclusivamenti locali
dei campi (mi pare che Einstein e Infield fossero abbastanza espliciti
nel passo riportato tempo fa, quello dell'ascensore che si estende dal
polo all'equatore) mi pare che si possa dire:
a) il PE afferma che localmente sono indistinguibili campo
gravitazionale e campo apparente;
b) si puo' osservare che i campi apparenti sono sempre "eliminabili"
globalmente previa una opportuna scelta del sistema di riferimento;
c) si puo' osservare che i campi gravitazionali non sono sempre
"eliminabili" globalmente previa una opportuna scelta del sistema di
riferimento; cioe' non e' detto, o almeno non e' detto per tutti i
campi gravitazionali, che si possa trovare un opportuno sistema di
riferimento tale da annullare globalmente il campo.

Vorrei sottolineare che quanto affermato in b) non mi pare che venga
"dedotto" dal PE, la b) e' una osservazione che potrebbe essere anche
falsa e il PE continuerebbe a valere; incidentalmente la b) e' vera,
ma parmane il fatto che e' avulsa dal PE. E' avulsa per il fatto che
la b) si riferisce a proprieta' globali dei campi, e il PE,
riferendosi alle proprieta' locali, non dice niente riguardo alle
proprieta' globali, o almeno non dice che globalmente deve avvenire
cio' che viene affermato avvenire localmente.
Stesso discorso per la c): non viene dedotta dal PE; e' una
proposizione che potrebbe essere falsa o vera, incidentalmente e'
vera, comunque e' avulsa dal PE.

quindi:
1) concludiamo dicendo che il PE (almeno nelle versioni Einstein,
Infield, Penrose, Fabri) non e' messo in crisi dal fatto che la b) e
la c) fanno affermazioni diverse riferendosi una al campo apparente
l'altra al campo gravitazionale? Cioe' concludiamo dicendo che il
fatto che la eliminabilita' globale si possa avere sempre per i campi
apparenti, non sempre per i campi gravitazionali, non intacca il PE ?
oppure
2) tu vedi un qualche legame fra la a), cioe' fra il PE versione
Einstein, Infield, Penrose, Fabri, e la b) o c) ? Se si', potresti
spiegarmi tale legame che a me sfugge ?

> ciao Remigio | || ==> E-mail: remigioz_at_tiscali.it

Ciao
--
Bruno Cocciaro
--- Li portammo sull'orlo del baratro e ordinammo loro di volare.
--- Resistevano. Volate, dicemmo. Continuavano a opporre resistenza.
--- Li spingemmo oltre il bordo. E volarono. (G. Apollinaire)
Received on Thu May 23 2002 - 00:54:43 CEST

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