Re: Un intepretazione personale della velocità della luce

From: gianni morando <gianni2_at_virgilio.it>
Date: 19 May 2002 08:06:00 -0700

Franco <inewd_at_hotmail.com> wrote in message news:<3CE4326D.219B40BC_at_hotmail.com>...
> gianni morando wrote:
>
> > Nel caso delle onde e.m., paragonando la lunghezza d'onda alla
> > grandezza di un oggetto, e confrontando due frequenze di lunghezza
> > d'onda l e 2l, si trova che la pi� lunga (2l) � anche la pi� lenta.
>
> La piu` lunga impiega piu` tempo per fare un ciclo.
>
> > Infatti nello stesso tempo l'onda pi� corta (velocit� dimensionale
> > doppia) compie due cicli contro un singolo ciclo dell'onda lunga (2l),
> > pur restando costante la velocit� convenzionale c.
>
> Ma questa e` la frequenza, non la velocita`.
>
> Quanto vale la VD di un'onda em a 1 MHz?


Caro Franco

Ti ringrazio per la risposta che mi ha fatto riflettere.
Intanto mi aspettavo la critica sulla Vd = frequenza (non � cos�).

Si deve ripartire dalle definizioni che portano fuori strada.

La definizione di tempo dimensionale resta invariata (tempo impiegato
da un oggetto a percorrere la sua stessa dimensione) e considera
quindi l'oggetto come unit� di misura.

La velocit� dimensionale � il rapporto fra la dimensione di un oggetto
(usata come unit� di misura) ed il tempo dimensionale. Nel caso delle
onde em la Vd COINCIDE con la velocit� convenzionale c.
Infatti al diminuire della lunghezza d'onda diminuisce il tempo
dimensionale.
In altre parole la Vd � sempre costante (c) ma il tempo dimensionale
si "contrae".

Adesso il ragionamento pare sia corretto.
Sorgono per� altri problemi: Quale dei due tempi � quello che
semplifica la comprensione della natura? Quale dei due tempi � quello
pi� "naturale"?

bye, Gianni
Received on Sun May 19 2002 - 17:06:00 CEST

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