On Mon, 6 May 2002 21:50:30 +0200, Bruno Cocciaro wrote:
>"rez" <rez_at_tiscali.it> wrote:
>In relativita' non ha alcun senso parlare di campo elettrico e di campo
>magnetico come enti distinti: il campo che in un certo sistema di
[...]
>Detto questo ti dico che io sinceramente non vedo il legame fra il PE
[Vedi poi]
>Ho gia' detto che la RG
>non la conosco, ma l'enunciato del PE da qualche parte mi e' capitato di
>leggerlo e i campi elettromagnetici non comparivano. Ti riporto un pezzo di
>"La mente nuova dell'imperatore" (pag. 267) di R. Penrose:
>" ... Questo perche' l'accelerazione e gli effetti gravitazionali *sono*
Mah..
In conseguenza dell'idea[*] che la materia influenza le leggi
fisiche non solo in base alla sua distribuzione, ma anche del
suo stato di moto (principio generale di relativita`), c'e` da
superare una situazione paradossale.
Mi spiego: nella sistemazione classica della gravitazione, per
il sistema solare, il Sole crea l'unico campo gravitazionale
(vero) e si ritiene irrilevante l'influenza delle altre masse
stellari (non foss'altro, per la simmetria su larga scala).
Queste masse stellari diventano pero` rilevanti se si passa a
riferimenti non inerziali. Qui infatti si manifesta attraverso
i campi apparenti, quasi come dire che i campi veri sono
generati da masse vicine, quelli apparenti dalle masse lontane.
Secondo Einstein sembra piu` ragionevole pensare ad un'influenza
fisica dello stesso tipo e quindi soggetta ad una stessa legge,
ovvero descritta dallo stesso ente (metrica dello spazio-tempo).
Di qui il PE che unifica, sul piano concettuale, i campi veri ed
apparenti.
L'unificazione e` motivata perche' entrambi generano moti
indipendenti dalle masse (pur se subordinatamente
all'identificazione tra massa inerziale e gravitazionale).
In secondo luogo perche' entrambi, veri e fittizi, si possono
eliminare in piccolo, scegliendo opportunamente il riferimento.
L'eliminabilita` in grande solo per i campi apparenti
costituisce invece una differenza, e neppure da poco, ma
e` una proprieta` eccezionale che evidentemente non fa
testo nella teoria generale.
Il campo magnetico assente (dell'esempio), manca a prescindere
da ogni considerazione relativistica. Manca e basta. E` stato
eliminato dal fatto che le cariche non si muovono rispetto agli
strumenti. E questo e` un secondo caso, questa volta pero` a
negare l'impossibilita` di eliminazione in grande dei campi veri.
[*] Lo dicevano gia` Mach e Poincare'.
>I campi elettrici e/o magnetici non vengono nominati, inoltre, anche volendo
>rimanere nell'ambito dei campi gravitazionali, nell'enunciare il PE tanto
>Penrose quanto Fabri non dicono qualcosa del tipo "inoltre il PE afferma che
>i campi gravitazionali (o elettrici o magnetici) "veri" (????) non possono
>annullarsi globalmente mentre i campi apparenti si possono annullare con una
>opportuna scelta del sistema di riferimento"
Bene, trovi invece qualcosa in: C. Cattaneo, I fondamenti della
teoria einsteiniana della gravitazione (non divulgativo!).
>>Ma che diamine.. che venga assorbito dalla struttura riemanniana dello
>>spazio-tempo non cambia la sua natura (presunta da noi o vera che sia).
>io la strutture riemanniana dello spazio tempo non so cosa sia;
Ma si` che lo sai.. e` la curvatura.
In base al PE i campi gravitazionali veri e quelli
apparenti sono equivalenti e vengono entrambi descritti
da un unico ente: i potenziali gravitazionali, cioe` il
tensore metrico g_ik (variabile).
>Queste sono le forze di marea: le forze che si osservano in un
>ascensore in caduta libera.
Che schifezza:-(
E chi e` che l'ha batezzato cosi`?
--
Ci sentiamo, | Remigio Zedda || Attenzione! campo "From:" alterato
ciao Remigio | || ==> E-mail: remigioz_at_tiscali.it
-------------| ..si` d'accordo.. ma con la Deb e` un'altra cosa!
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Received on Wed May 08 2002 - 00:52:53 CEST