(wrong string) � gaussiana, lorentziana e voigt

From: Mario Leigheb <leigheb_at_frascati.enea.it>
Date: Fri, 3 May 2002 18:49:02 -0400

Aggiungo che quando si vogliono rivelare i fotoni di una riga dovuta al
decadimento di un elettrone in un atomo, i fotoni non sono monocromatici, ma
la riga che si ottiene ha una larghezza, e i conteggi in funzione della
lunghezza d'onda seguono una certa funzione:
la riga ha innanzitutto una larghezza intrinseca dovuta alle relazioni di
indeterminazione e produce un profilo lorentziano, come si ricava dalla
risoluzione dell'eq. di Schroedinger time-dependent;
l'apparato di misura (spettrometro) introduce errori che, se sono casuali,
danno luogo in genere ad una funzione gaussiana (p. es. un fascio
monocromatico X fatto incidere su cristallo viene disperso spazialmente
secondo un profilo gaussiano a causa della rocking curve del cristallo);
se l'atomo che emette la riga si muove per agitazione termica, la riga
appare allargata secondo un profilo gaussiano (l'energia del fotone viene
variata dall'effetto doppler prodotto dal moto dello ione che emette).
Se gli allargamenti sono esclusivamente dovuti alla sovrapposizione di
allargamenti lorentziani e gaussiani, si ottiene il profilo di Voigt, che e'
il risultato della loro convoluzione.
Ora, mentre la funzione di Lorentz e la funzione di Gauss hanno forma
analitica, la funzione di Voigt no e si calcola come ha scritto Lorenzo
Lodi.
Ciao
Mario Leigheb
Received on Sat May 04 2002 - 00:49:02 CEST

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