Wallace ha scritto:
> Qualcuno mi puo' spiegare una volta per tutte quali sono i tempi che un aereo
> ci mette tra ROMA e NEW York e viceversa tenendo conto di tutto!
> Quali sono i fattori in gioco!
>
> La rotazione terrestre c'entra o no?
> I venti c'entrano?
vannio ha scritto
(su it.scienza, secondo me scorrettamente; il thread e' su questo NG e
se vuole altre risposte dovra' mettere qui i suoi post):
> Nella sostanza il tempo che impiegherebbe
> un'automobile X che viaggia alla stessa
> velocita' del tuo aereo e su di un ipotetico
> ponte che collega Roma e New York.
>
> La rotazione terrestre non c'entra, ed i fisici o
> non lo sanno spiegare, o non hanno il coraggio
> di spiegarlo.
Lasciami dire che sei un bel presuntuoso!
Non sapere, non avere il coraggio! Ma di che cavolo stai parlando?
luciano ha scritto:
> la differenza varia in genere dalle 2 alle 3 ore, il ritorno e' piu'
> rapido.
>
> c'entrano i venti e c'entra la rotazione terrestre (quindi la forza di
> coriolis, credo) che fa soffiare i venti in una zirezione piuttosto che
> nell' altra.
vannio ha scritto (sempre su it.scienza: v. sopra):
> C'entra la rotazione terrestre ?
>
> Ipotizziamo che l'aereo Y voli radente al suolo
> a 200 Km/h ed a fianco di un'auto X che, alla
> stessa velocita' di 200 Km/h, percorre un ipotetico
> lungo ponte che collega Roma a New York.
>
> Domanda: X e Y partendo da Roma arriveranno
> si o no a New York nello stesso momento,
> e se no perche' ?
>
> E al ritorno da New York a Roma, che succede ?
Meno male che abbiamo uno che - non essendo un fisico - c'insegna come
stanno le cose!
Vediamo di sgombrare il campo da pseudospiegazioni e da sterili
polemiche.
Punto primo: e' vero o no che il viaggio di ritorno dura meno?
Non ho controllato, e percio' assumo che luciano dica il vero. Se non e'
cosi', qualcuno correggera'.
Se il viaggio dura meno, vuol dire che la velocita' dell'aereo al
ritorno e' maggiore che all'andata (intendo velocita' rispetto al
suolo).
Percio' tutto il discorso dell'auto e del ponte non c'entra il classico
tubo...
Punto secondo: stabilito questo, ci si puo' chiedere perche' la
velocita' e' maggiore.
Risposta: perche' l'aereo tiene di regola una velocita' fissata rispetto
all'aria, e se l'aria non e' ferma, ma c'e' invece una corrente
dominante verso Est, la velocita' rispetto al suolo ne riesce diminuita
all'andata, aumentata al ritorno.
Domanda ausiliaria: non potrebbe l'aereo tenere la stessa velocita'
rispetto a terra, anche in presenza di correnti?
Mia risposta: potrebbe, ma al prezzo di un maggior consumo, che si cerca
di evitare per ovvie ragioni.
Faccio notare che fin qui non e' intervenuta nessuna forza di Coriolis.
Abbiamo solo usato un fatto empirico: l'esistenza di correnti verso Est.
Punto terzo: perche' ci sono queste correnti?
Qui il problema e' meteorologico, e la risposta non e' facile.
Occorre conoscere la circolazione generale dell'atmosfera, che e'
determinata prima di tutto dalle differenze d'insolazione alle diverse
latitudini,
Molto molto all'ingrosso, l'aria fredda scende ai poli, si sposta sulla
superficie verso l'equatore, si riscalda e risale. Nell'alta atmosfera
la circolazione e' dall'equatore verso i poli.
La rotazione della Terra modifica profondamente questa circolazione che
dovrebbe essere lungo i meridiani: a livello del suolo la trasforma in
venti da Nord-Est nell'emisfero settentrionale, da Sud-Est in quello
meridionale (gli alisei). Nell'alta atmosfera si genera una corrente (la
corrente a getto) con direzione praticamente lungo i paralleli, verso
Est.
(Volendo, si puo' spiegare l'effetto della rotazione terrestre tirando
in ballo la forza di Coriolis.)
Avete visto come sono coraggioso? Non merito una medaglia? :-))
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Elio Fabri
Dip. di Fisica "E. Fermi"
Universita' di Pisa
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Received on Wed May 08 2002 - 20:19:21 CEST
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