On 17 Nov, 09:00, Valter Moretti <vmoret..._at_hotmail.com> wrote:
> Tu assumi l'ipotesi che *entrambi* gli osservatori giudicano che,
> rispetto al loro rispettivo orologio, ci vogliono 5 minuti prima dello
> scontro.
> Secondo la RS, *se facessi i calcoli*, vedresti allora che nel
> giudizio dell'osservatore A, il primo lampo di B parte ben prima dei 5
> minuti (anche se l'osservatore B, con il suo orologio, li giudica
> tutti emessi tutti entro i 5 minuti che precedono lo scontro) e, nel
> giudizio dell'osservatore B, il primo lampo di A parte ben prima di 5
> minuti (anche se l'osservatore A li giudica, rispetto al suo orologio,
> tutti emessi tutti entro i 5 minuti che lo separano dall'urto). In
> modo tale che nei 5 minuti che precedono lo scontro, ciascuno dei due
> osservatori abbia ricevuto *tutti* i lampi emessi dall'altro.
Tu affermi che negli ultimi 5 minuti che precedono lo scontro finale
ciascuno dei due osservatori riceve *tutti* i lampi emessi dall'altro.
Anch'io sono fermamente convinto che sia cosi'.
L'osservatore A riceve 300 lampi di B "negli stessi 5 minuti propri"
in cui emette i suoi 300 lampi.
E anche l'osservatore B riceve 300 lampi di A "negli stessi 5 minuti
propri" in cui emette i suoi 300 lampi.
Quindi siamo entrambi d'accordo su questo.
Analizziamo come scorre il tempo per entrambi.
A giudizio di A, il proprio tempo scorre al ritmo di 300 lampi ogni
5 minuti (60 lampi al secondo), e anche quello di B scorre allo stesso
modo.
Anche a giudizio di B, il tempo (proprio e dell'altro) scorre allo
stesso identico ritmo di 60 lampi al minuto.
E allora dove sta la dilatazione temporale prevista dalla
Relativita', se "a giudizio di ognuno" il tempo dell'altro scorre
esattamente come il proprio?
Luigi Fortunati.
Received on Wed Nov 17 2010 - 11:38:31 CET
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