Ho qualche curiosita' che riguarda l'esperimento appena annunciato su
Nature che riguarda la produzione 38 atomi di anti-idrogeno per 0.172
secondi. Purtroppo non ho accesso all'articolo, ma l'annuncio e' libero e
si trova qui:
http://www.nature.com/news/2010/101117/full/468355a.html
- Quali sono le dimensioni dello spazio in cui sono stati confinati?
Altrove la stampa divulgativa ha riportato che "gli antiprotoni sono stati
compressi in una nube delle dimensioni di un fiammifero" e poi c'e' stata
"una sovrapposizione con una nube di positroni di dimensioni simili". Ma
alla fine i 38 atomi erano confinati in uno spazio del genere o molto piu'
piccolo? L'articolo linkato dice che per fare una misura spettroscopica
servirebbero un centinaio di questi atomi: non dovrebbero pero' trovarsi
abbastanza vicini tra loro?
- Che forza di richiamo avvertono questi atomi confinati?
Avvertono come la presenza di invisibili pareti rigide se si spostano
dalla regione a loro accessibile, o sono comunque sempre spinti con forza
verso il centro di questa regione? E volendo fare un esempio molto
ingenuo, supponendo che quella che avvertono e' una forza di richiamo di
tipo elastico, quale e' l'ordine di grandezza di questa forza?
- Non interagiscono tra di loro?
Questo dipende ovviamente anche dalla risposta alle domande precedente. Ma
e' complicato passare da un atomo di anti-idrogeno ad una molecola? E il
fatto che il tutto sia a -272 gradi complica la cosa? E se anche non
reagiscono, hanno dei rimbalzi tra di loro?
Grazie
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Received on Thu Nov 18 2010 - 18:50:37 CET