Multivac85 wrote:
> Segnalo come approfondimento per l'argomento il seguente paper:
>
> http://www.florisvanvugt.com/physicsfirstpaper.pdf
>
...
> Mi interesserebbe quindi sapere cosa ne pensate di questo
> interessante scritto, su quanto siete d'accordo su di esso
Replico alle 3 tesi finali dell'articolo:
(a)
First of all, as Bridgman observed, the first law
of thermodynamics can be seen as a definition,
defining dE on the basis of dW and dQ. The
problem about a definition is that it is of course
not falsifiable, because it always holds by definition.
Therefore it does not involve any conjectures in
Popper's sense.
Non e' cosi', il punto che non coglie l'autore e'
che quella definizione e' *coerente*, cioe' se
ho un sistema fisico e so misurare la sua
energia interna in funzione del suo stato,
se il sistema da uno stato iniziale 1 di
energia interna E_1 (supponiamo che il
sistema vari solo la sua energia interna, non
l'energia cinetica o potenziale di interazione
con l'ambiente) arriva in un dato stato finale
2 scambiando con l'ambiente l'energia W + Q,
e se arriva in un diverso stato finale 3 di
energia E_3 scambiando la stessa energia
totale W + Q allora e' vero (sperimentalmente)
che E_2 = E_3, questo non accadrebbe in
generale se il primo principio della
termodinamica fosse solo una definizione!
Quindi il fatto che l'energia (di un sistema
fisico isolato) si conservi e' un fatto
sperimentale, non certo una convenzione,
non c'e' niente di convenzionale nel fatto
che per ogni sistema fisico si possa
determinare (ma dico meglio _scoprire_)
una funzione di stato (l'energia) che
si conserva quando il sistema
risulti isolato.
(b)
Secondly, the concept of energy is far more
powerful if it is in fact conserved.
Bella scoperta, mi viene da dire...;-)
If for instance, energy could be created in many
instances, then (1) it would not have
been as powerful a tool to physics in the first
place and (2) it might more easily be defined
in terms of a property of matter (to do work).
As for the first consequence, if energy can be
randomly created and randomly disappear,
then it is of no use in scientific description of reality,
because the aim of science generally is to predict
events, which is not possible if energy would behave
randomly.
E dunque?
Di fatto l'ipotesi paventata dall'autore
sperimentalmente non si verifica, se
invece ad es. si dimostrasse in futuro che
la conservazione dell'energia valesse in
tutto l'universo osservabile eccetto che su
una solitaria stella di materia strana distante
da noi 10^10 anni luce, a parte che ovviamente
la scoperta frutterebbe il Nobel allo scopritore ;-),
ma da un punto di vista pratico, ad es. in
ambito tecnologico, il principio di
conservazione dell'energia manterrebbe
la sua utilita' e immagino anche il suo nome.
A ogni modo fino ad oggi non sono noti
fenomeni che ci debbano portare
necessariamente a negare questo
principio.
As for the latter, if we were to say that
matter possesses the intrinsic quality to do work
(to have energy) than introducing the term energy
would only lead to a more complex system of
definitions. It would then, for instance, be easier
to include in our concept of matter the idea that
it can do work without requiring external energy
flows to come to its aid.
(c)
Thirdly, as Poincar� observed later in his work
La science et l'hypoth�se, the propositions of
Euclid's geometry can also be considered
conventions (136):
Comparons avec la g�om�trie. Les propositions
fondamentales de la g�om�trie, comme par
exemple le postulatum d'Euclide, ne sont non
plus que des conventions, et il est tout aussi
d�raisonnable de chercher si elles sont vraies
ou fausses que de demander si le syst�me
m�trique est vrai ou faux.
He writes that Euclid's axioms are principles
that are generally agreed upon and, within
his mathematical framework, are not called
into doubt (Poincar� asserts in the citation
the even stronger claim that it is generally
unreasonable to call them into doubt). The
fact that Euclid's definitions are conventions,
points at the similarities with the principles
of energy conservation.
Anche qui non ci siamo per niente, un assioma
della matematica e' scelto in modo arbitrario
e convenzionale, una legge della fisica e'
tale perche' e' verificata (ovviamente nei
limiti del possibile, tanto e' vero che le
leggi della fisica sono sempre provvisoriamente
vere) in modo sperimentale, se poi a questa
legge si da' il nome di principio cio' significa
che la legge assume particolare importanza
ad es. a causa del suo ampio campo di
applicabilita' (che per quanto ne sappiamo
per il principio di conservazione dell'energia
si estende a tutta la fisica nota, ovverosia non
esistono attualmente fenomeni fisici noti che
lo falsifichino).
In conclusione l'articolo che hai citato e'
a mio parere superficiale e gravemente
fuorviante. :-(
Ciao
--
Giorgio Bibbiani
Received on Sun Dec 30 2012 - 18:46:31 CET