Re: Una metadomanda

From: Giorgio Pastore <pastgio_at_units.it>
Date: Fri, 19 Nov 2010 01:19:16 +0100

On 11/18/10 9:10 PM, Elio Fabri wrote:
> Giorgio Pastore ha scritto:
>> 1. "sembra" pi� comprensibile e maneggiabile (formalmente) della
>> meccanica quantistica;
> Credo che non sia solo un "sembra".
> Per es. io ho lavorato parecchio su un approccio corretto ma
> accessibile per la s.s.s., in entrambi i casi.
> Mentre per la relativita' credo di avere avuto successo, per la m.q.
> ho incontrato gravi difficolta' a un certo punto.
> E mi sono anche accorto che le difficolta' per gli insegnanti erano
> molto diverse nei due casi.

Che la percezione soggettiva delle difficolt�, soprattutto in fase di
apprendimento, sia diversa non ho dubbi.

Delle diverse problematiche nella didattica a livello di s.s.s. non ho
una grande esperienza ma sono convinto della maggior facilit� a
rielaborare e presentare in modo accessibile argomenti di RR piuttosto
che di MQ. Tuttavia non sono convinto che ci sia veramente un'
intrinseca maggior facilit� concettuale della RR rispetto alla MQ. E
per certi aspetti neanche sul piano della manipolazione formale.

Certo, per uno studente di s.s.s. o per il lettore di divulgazione, pu�
essere gratificante scoprire che si pu� iniziare a studiare la RR con
le 4 operazioni, mentre per la MQ fanno immediatamente capolino mostri
spaventosi come "equazioni differenziali a derivate perziali,
distribuzioni di probabilit� basate su ampiezze complesse, basi
ortonormali etc. etc.".

Io per�, con un po' di background professionale sul groppone, tutta
questa maggior facilit� concettuale e/o formale della RR rispetto alla
MQ non relativistica non la vedo. Diciamo che le metto su un livello di
difficolt� concettuale simile.
Per questo ho messo il "sembra".

Provo anche a esplicitare perch�.

Secondo me la maggior facilit� percepita della RR sta nel fatto che una
buona parte della formazione iniziale sul' argomento comprende una
ri-analisi critica della cinematica e delle equazioni della dinamica,
nonch� di un certo numero di definizioni operative. Ci sono invece
argomenti che vengono o dati per scontati e di cui si presenta solo il
risultato finale (penso ai principali risutati dell' elettromagnetismo)
o altri che invece vengono tralasciati dando l' idea che siano "banali
applicazioni" del quadro generale. Poi magari ci si accorge che tanto
banali non sono. Un esempio ? Le interazioni. In meccanica classica,
dopo aver digerito cinematica e principi della dinamica, si comincia ad
applicare in contesti non banali quanto appreso. In RR in genere non si
fa. Diciamo che spesso non ci si cimenta su cose pi� complicate di un
moto iperbolico. Ma... e un problema a 2 corpi ? o N-corpi ?


Invece con la MQ, anche a livello introduttivo, non ci si accontenta di
parlare solo di misure microscopiche, osservabili, e descrizione
cinematica. Si vorrebbe risolvere l' equazione di Schroedinger per l'
atomo di idrogeno o almeno dar conto dei risultati. O maneggiare la
teoria delle perturbazioni. E questo pone ovviamente dei problemi
maggiori. Ma solo perch� i problemi equivalenti, in uno studio
introduttivo (e non solo) in RR non vengono toccati!


Giorgio
Received on Fri Nov 19 2010 - 01:19:16 CET

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