Re: Tempo proprio minimo fra due punti in RR

From: Giorgio Bibbiani <giorgiobibbiani_at_tin.it>
Date: Tue, 9 Apr 2002 14:19:04 +0200

Buongiorno, Massimo S. ha scritto:
> Quindi, in linea di principio (in RR), un ipotetica e idealizzata
astronave
> potrebbe raggiungere qualsiasi punto dello spazio, qualsiasi stella
lontana
> in un tempo (proprio) piccolo a piacere?

Si, supponiamo ad es. che rispetto ad un sistema di riferimento K solidale
alla Terra l'astronave viaggi con velocita' costante di modulo v tra la
Terra ed una stella che si trovi a distanza costante L dalla Terra,
l'intervallo di tempo di viaggio misurato in K sara' t = L / v, l'intervallo
di tempo proprio misurato nel sistema di riferimento K' solidale
all'astronave sara' invece t' = t / gamma, con il fattore di dilatazione
temporale gamma = 1 / SQRT(1 - v^2 / c^2) (c = velocita' della luce nel
vuoto), t' puo' essere reso piccolo a piacere prendendo v sufficientemente
vicino (ma sempre inferiore) a c.
Questo stesso risultato si puo' ottenere come conseguenza della "contrazione
delle lunghezze":
nel riferimento K' solidale all'astronave la distanza L' tra Terra e stella
risulta contratta di un fattore gamma, cioe' L' = L / gamma, mentre Terra e
stella viaggiano con velocita' di modulo v rispetto all'astronave, il tempo
di transito sara' t' = L' / v uguale al caso precedente.
Una ragione per cui e' impraticabile far viaggiare un'astronave a velocita'
relativistiche e' l'eccessivo costo energetico, ad es. un'astronave di massa
m = 10^5 kg e velocita' v = 0.9c, avrebbe un'energia cinetica Ec = (gamma -
1) * m * c^2 = 10^22 J, comparabile con quella prodotta in un anno da un
milione di centrali nucleari!
Ciao
--
Giorgio Bibbiani
Received on Tue Apr 09 2002 - 14:19:04 CEST

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