Re: Parlare di Fisica in italiano (era Re: Orbita circolare nello spazio 3D)

From: Zampino <zampino_at_spamavert.com>
Date: Mon, 08 Nov 2010 10:53:04 +0100

> Non si tratta di assegnare definizioni, ma di capire cosa viene usato
> con il termine "fit" dalla comunit� dei fisici italiani e non (dai
> fisici che fanno i fit, non dai lord inglesi, quindi non trovo molto
> utile fare riferimento all'etimologia del termine).
>
> Naturalmente puoi anche rifiutare le mie "definizioni", ma alla tua
> domanda originale:
>
>> Fammi un esempio scientifico in cui fit non possa essere reso con
>> approssimare o interpolare.
>
> ti ho risposto che c'� una vastissima classe di problematiche in cui
> il fit non ha nulla a che vedere con l'interpolazione, n� a livello
> concettuale n� in pratica. Ti faccio un esempio pratico, sotto.
>
>
>> Poi, a ognuno la sua opinione. Io continuer� a tradurre con interpolare,
>
> La questione non � materia di opinioni.
> Naturalmente sei liberissimo di tradurre "fit" come pi� ti piace;
> rischi per� di venire frainteso dai colleghi.

Esprimo la mia modesta opinione.
Io non credo che la lingua inglese sia (fosse) cos� preveggente da avere
previsto per i suoi vocaboli dei significati relativi a tecniche
ancora inesistenti quando gi� i termini stessi esistevano.
Semplicemente "fit" aveva uno o pi� significati che sono stati estesi
per comprendere quelle attivit� che tu descrivi.
Personalmente pertanto non considero un male usare approssimare o
interpolare in un'accezione nuova, analogamente a quanto � stato fatto
in inglese con fit e tanti altri termini. Se ci� � potenzialmente causa
di fraintendimento, lo � per una questione di abitudine, non semantica.
Abitudine legata soprattutto all'adozione della lingua inglese nella
comunicazione inereente discipline scientifiche, non certo nella sua
superiorit� linguistica (se non per il fatto che "fit" � decisamente pi�
corto di "interpolare").
Preferisco per� di gran lunga "fare il fit" che "fittare", perch� la
contaminazione introdotta dall'ultima parola nella nostra lingua � tremenda.

>> approssimare e, in alcuni casi, mi son reso conto di utilizzare anche
>> "modellare".
>
> Io uso "modellare" (anzi di solito "modellizzare") riferendomi alla
> concezione teorica e costruzione pratica del modello, in maniera
> generale (cio� in riferimento ai presupposti fisici prima ancora che
> ai dati).

Questa della coniugazione/invenzione dei verbi in -izzare � un'altra
abitudine invalsa a mio avviso spaventosa. La usano tutti, scienziati,
filosofi, storici senza nessuna ragione. O senza nessuna ragione
convincente, a mio avviso. Il 95% dei verbi *impropriamente* citati in
-izzare possono essere *correttamente* tradotti in italiano con "rendere
...". Una volta ho letto in un testo di filosofia "eternizzare" al posto
di "rendere eterno".
Non mi sorprenderebbe, nella discussione di una semplicissima funzione
con un punto di discontinuit� eliminabile, leggere "continuizzare" o
"derivabilizzare" invece che "rendere continua" o "rendere derivabile".
Solo, lo giudico grottesco e spaventoso.
Received on Mon Nov 08 2010 - 10:53:04 CET

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