"rez" <rez_at_tiscalinet.it> wrote in message
news:a6d9e1$7ig$1_at_pegasus.tiscalinet.it...
> >Se in tutto il mondo, all'altezza dell'equatore si accendessero
> >conteporaneamente tutti i reattori esistenti, vincolati al suolo in modo
> >da produrre una spinta tangenziale unidirezionale:
> >riusciremmo ad ad aumentare o diminuire la la velocit� di rotazione della
> >terra?
>
> No, neppure di un nano secondo.
> Almeno.. no nel senso che lo chiedi tu.
> Per far perdere giri al pianeta dovresti coi reattori porre in
> rotazione contraria un bello strato di atmosfera, e questo (penso
> senza fare nessun conto) a parecchie migliaia di chilometri
> all'ora di "vento"... posso immaginare:-(
> D'altra parte dovresti inoltre, in seguito, ipotizzare una dissipazione
> dell'energia dell'aria degradandola in calore, altrimenti dopo un po'
> il pianeta riprenderebbe i suoi giri tali e quali.
Il pianeta riprenderebbe i suoi giri comunque che si disperda o no l'energia
in calore perche' quello che si conserva e' il momento della quantita' di
moto.
Quindi, se i gas dei reattori non vengono dispersi nello spazio (supponendo
che abbiano una velocita' inferiore a quella di fuga dalla terra), essi
resteranno nell'atmosfera terrestre e quindi prima o poi si "fermeranno"
rispetto alla terra ovvero ruoteranno solidalmente con essa, quindi il
momento della quantita' di moto restera' costante a giri costanti.
Se pero' i gas sono i prodotti di combustione del petrolio che si trovava a
migliaia di metri di profondita' e nelle cavita' sotterraneee non e' stata
versata, come di solito, acqua di mare, ma aria compressa possiamo dire che
un po' di massa si e' sollevata e che, per effetto dell'accelerazione di
Coriolis, la terra ha un po' rallentato la sua rotazione come una ballerina
che allarga le braccia. Questo rallentamento potrebbe invece durare nel
tempo. Per calcolare di quanto si puo' rallentare occorrerebbe sapere quanto
petrolio e' disponibile. Comunque non sarebbe necessario bruciarlo basta
sollevarlo. Andrebbero quindi bene anche le rocce senza sprecare altra
energia che quella di sollevamento.
Saluti
Mino Saccone
Received on Mon Mar 11 2002 - 14:12:48 CET
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