Leonardo Kotelnikor wrote:
> Con Einsteini (meccanica relativistica) viceversa l'osservatore a un
> ruolo nello svolgersi dei
> fenomeni fisici. Due osservatori solidali rispettivamente a due sistemi di
> riferimento in moto l'uno rispetto all'altro hanno percezioni diverse dello
> stesso fenomeno fisico, possono compiere misurazioni diverse.
Ciao, e` assolutamente falso :-): in relativita` l'osservatore,
inteso come entita` cosciente non gioca alcun ruolo di rilievo.
In relativita` il termine osservatore e` inteso come sinonimo
di *sistema di riferimento* ed e` materialmente inteso come una
serie di strumenti fisici, atti a determinare la collocazione
di eventi, a cui corrispondono precisi enti matematici.
Proprio per l'ambiguita` del significato di "osservatore" sarebbe
opportuno non usarla mai in relativita` e sostituirla sempre con la
seconda (anche se io stesso spesso uso la parola "osservatore" in
relativita', ma solo ed esclusivamente nell'accezione che ho
specificato sopra).
> Poi si arriva alla meccanica quantistica, dove secondo me il ruolo
> dell'osservatore e'
> ancora pi� profondo,
(CUT)
In meccanica quantistica esistono varie interpretazioni del formalismo.
Nessuna pero` *costringe* ad introdurre l'osservatore cosciente.
Quello che materialmente sappiamo e` che i sisitemi fisici
"microscopici" quando entrano in contatto con certi sistemi
fisici "macroscopici" si comportano in un certo modo che noi
chiamiamo "processo di misura". Questo e` un dato di fatto.
Il problema e` essenzialmente di determinare cosa sia uno strumento di
misura e di porre un confine tra sistemi miscroscopici e sitemi
macroscopici (poi ci sono altri problemi connessi come per esempio
se il processo di misura stesso sia descrivibile all'interno
della MQ oppure no). In questa serie di questioni, che si e` rivelata
difficilissima da trattare concettualmente, anche e principalmente
perche` per molto tempo e` stato molto difficile eseguire esperimenti
in tal senso, si sono sviluppate varie interpretazioni tra cui quelle
che tirano in causa osservatori coscienti. Non saprei se ci sono
risultati nuovi in proposito, ma non mi risulta che il tentativo
di introdurre la coscienza in fisica per interpretare il processo
di misura abbia avuto molto successo...
> Per esempio ho sentito dire che in alcuni corsi di fisica in una delle prime
> lezioni viene fatta la seguente domanda (credo per introdurre i concetti di
> meccanica quantistica) : Se in una foresta disabitata cade un albero fa
> rumore ?
> Quale e' la risposta ?
Spero che sia una leggenda metropolitana ;-)
La risposta del buon senso e`: "CERTO!".
...E con la MQ non c'entra niente. Se mai c`entra con la
fisiologia, se per rumore uno intende la senzazione del
rumore, ma e` un altro discorso...
Ciao, Valter
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Valter Moretti
Dipartimento di Matematica- Universita' di Trento
moretti_at_science.unitn.it
http://alpha.science.unitn.it/~moretti/home.html
Received on Wed Feb 27 2002 - 16:22:13 CET