Luciano Buggio wrote:
> Ma se la velocit� della particella � variabile, ce la far� o meno a
> seconda della velocit� a cui si trover� nel momento di interagire con la
> barriera.
> Supponiamo he la variazione della sua velocit� sia periodica, che ad
> ogni ciclo essa passi da un minimo ad un massimo, secondo una legge
> nota: si potr� allora calcolare la probabilit� che la particella ce la
> faccia.
> Una particella spinta da una forza ruotante descrive una traiettoria
> dotata di periodicit� consistente in una sequenza di archi di cicloide:
> la velocit� passa periodicametne da zero ad un massimo che, si dimostra,
> � il doppio della velocit� media utile (cio� della componente media
> della velocit� diretta ortogonalmente alla barriera). A seconda del
> tratto di percorso cicloidale che viene intercettato dalla barriera (e
> quindi del rappossto di fase della traietoria fatta di "salti" con
> essa), la particella passer� o meno.
> Supponiamo che dalle osservaziooni sia stato posssibile stabilire solo
> la velocit� media v (non sapendo che la particella si muove saltellando)
> quindi, conoscendo la massa, l'impulso medio.
> Si dir� allora che quella particella � stabilmente dotata dell'energia
> corrispondente all'impulso m*v e che, essendo il valore dell'impulso,
> vista la barriera, richiesto per superarla >m*v non ce la far�
> mai.Quindi ci si stupir� nel vedere che qualche volta ce la fa.
Non funziona, perche' nel tuo modello hai delle barriere che non possono
mai essere superate data una certa velocita` media (la V max e` il
doppio di quella media utile, e quindi esiste una altezza di barriera
che non puo` mai essere superata).
Inoltre per barriere anche piu` basse della "velocita` di picco" (doppio
della velocita` media), la probabilita` di passare la barriera in
funzione dell'altezza (e dello spessore della barriera), viene diversa
dall'evidenza sperimentale.
--
Franco
Wovon man nicht sprechen kann, dar�ber mu� man schweigen.
(L. Wittgenstein)
Received on Fri Mar 01 2002 - 15:03:59 CET