Quando si ha bisogno di una misura immediata della dose di radiazioni
assorbita oppure del rateo di dose tipicamente si usano dei dosimetri
elettronici al posto che i classici sistemi a termoluminiscenza o
simili.
Mi chiedevo come funzionassero ed ho scoperto con grande stupore che
contengono dei tubi geiger.
Assumiamo che si lavori solo con raggi gamma (le alfa e le beta non
vanno cos� tanto in giro ed i neutroni comunque han bisogno di
dosimetri "non convenzionali") ma di energie non note a priori e
variabili da una situazione all'altra.
Coi geiger conto quanti fotoni si son convertiti in elettroni nel tubo
o nelle immediate vicinanze. In totale o per unit� di tempo. Da questo
a come misurare la dose mi manca un salto! C'� qualche ipotesi sul
fatto che all'aumentare dell'energia diminuisce la sezione d'urto dei
fotoni e quindi a parit� di conteggi a spanne la dose � simile?
Infatti quando si vogliono fare misure di dose si usano delle camere a
ionizzazione, non dei geiger.
Quindi come funzionano questi attrezzi?
Received on Tue Nov 02 2010 - 16:44:57 CET
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