-- Paradosso delle due astronavi Immaginiamo di avere 2 astronavi, A e B, che viaggiano in direzioni opposte ciascuna a 200.000Km/sec e che passano davanti all'osservatore Q che � fermo rispetto alle astronavi. Dopo un sec entrambe saranno 200..000Km lontane da Q. A vedr� Q a 200.000Km e, siccome Q vede B a 200.000Km, vedr� B a tale distanza da Q. in totale dopo un sec A vede B a 400.000Km il ch� vuol dire che si � allontanata a una velocit� superiore alla luce (300.000Km/sec). PARADOSSO DELLA VELOCIT� INFINITA DELL'OSSERVATORE Supponiamo che una astronave viaggi rispetto a noi a 200.000Km/sec costanti e che essa misuri la velocit� di un raggio di luce che le passa vicino trovando ovviamente 300.000Km/sec, se essa non ha alcun rapporto con noi, viaggiando a velocit� costante i suoi passeggeri potranno credere di essere fermi e quindi potranno accelerare l'astronave di altri 200.000Km/sec raggiungendo i 400.000Km/sec. Poi misurando di nuovo il raggio di luce e trovando lo stesso valore, decidono di accelerarla di altri 200.000Km/sec. all'infinito. Se invece ci fosse un tetto alla velocit� si contrarierebbe il principio di relativit� (non � possibile distinguere tra un sistema fermo e uno a velocit� costante restando all'interno dello stesso) perch� ci si accorgerebbe della non-accelerazione una volta raggiunto il tetto. Si noti che, anche se noi non possiamo misurarla (l'astronave non ha alcun rapporto con noi) la sua velocit� � comunque, relativamente a noi, maggiore di quella della luce. Confutazione del teorema di Paincarr� (non so se "Paincarr�" si scriva cos� ma in francese la pronuncia � "pancarr�") Il teorema di Paincarr� enuncia, pi� o meno, che dato un insieme finito di molecole in movimento in uno spazio determinato queste si ritroveranno esattamente nella stessa posizione dopo un tempo abbastanza lungo. Premesso che non so assolutamente che dimostrazione abbia dato Paincarr� e quindi che non so quanto sia valida la mia confutazione, l'osservazione che faccio �: se il piano (o lo spazio a 3 dimensioni) � un insieme infinito di punti lo � anche una frazione di esso, quindi le molecole hanno infiniti punti dove andare e sar� necessario un tempo infinito perch� le molecole ritornino nelle posizioni originali. Criteri di divisibilit� infinita dei numeri: UN QUALSIASI NUMERO N DIVISO PER UNO DISPARI, TRANNE 5, D� RISLTATO DECIMALE INFINITO SE IL RISULTATO RAGGIUNGE ANCHE UNA SOLA CIFRA DECIMALE PI� D QANTE NE ABBIA N, perch� NESSUN NUMERO DISPARI MOLTIPLICATO PER UN QUALSIASI NUMERO D� UN NUMERO TERMINANTE IN 0 (ZERO) (ZERO) E INFINITO O CHE HA PER ULTIMA CIFRA 5 SE DIVISO PER UNO PARI perch� I NUMERI PARI DANNO, SOLO SE MOLTIPLICATI PER 5, UN NUMERO TERMINANTE IN 0 (ZERO). PER CAPIRLO DOVETE PENSARE AL METODO CHE SI INSEGNA ALLE ELEMENTARI PER LA DIVISIONE QUANDO IL DIVIDENDO NON � PERFETTAMENTE DIVISIBILE PER IL DIVISORE. per dividere un numero ad es 88,5 per uno pari ad es 4 si divide la prima cifra (8) e si scrive 2, poi la 2a cifra e si scrive un altro 2: 22. poi si mette una virgola e si divide la prima cifra decimale scrivendo 1: 22,1 visto che c'� un resto lo si moltiplica per 10, ottenendo 10, e si divide 10per4 scrivendo 2: 22,12. c'� ancora resto quindi si fa come sopra e si scrive 5 perch� 5x4=20:22,125. Ecco che dividendo per un n pari se si ottiene un numero di cifre decimali maggiore di quante ne abbia il dividendo il risultato finisce per 5 perch� l'unico numero moltiplicato per il quale un numero peri d� un numero terminante in zero (abbiamo moltiplicato il 5 per 10) � appunto 5. Dividendo per uno dispari si otterr� invece un numero o periodico o irrazionale perch� non ci sono numeri ad una cifra moltiplicati per i quali un numero dispari da un numero terminante in zero. non � certo una rivoluzione ma pu� essere utile nel caso ci si affanni nel trovare un risultato sapere che questo � composto da un n infinito di cifre. Paradosso dei gemelli avanzato Conosci certo il paradosso dei gemelli, io ne ho inventate due varianti che mi paiono interessanti, supponendo un parto quadruplo: 1 - 2 rimangono a terra e 2 sull' astronave che,dopo un'accelerazione iniziale, viaggia a velocit� costante prossima alla luce. Dopo ad es. 10 anni terrestri uno che era sull'astronave scende a terra e si ritrova + giovane. Ma contemporaneamente uno di quelli rimasti a terra va sull' astronave. Egli dovrebbe essere + vecchio ma ci� � in contraddizione con il principio di relativit� secondo cui tra due sistemi inerziali, cio� a velocit� costante, (terra e astronave) � impossibile capire quale dei due si muove perch� basterebbe vedere chi � + vecchio e chi + giovane per capirlo. 2 - sempre 2 rimangono a terra e 2 sull'astronave. Dopo 5 anni i 2 sull' astronave sarebbero un po' + vecchi. Cosa succederebbe se dopo, ad es., 10 anni un gemello terrestre e uno dell'astronave andassero su una seconda astronave che viaggia a � della velocit� della astronave? Se uno fosse + vecchio dell'altro si ricadrebbe nella contraddizione di prima. Ovviamente immaginiamo che con una specie di teletrasportatore molecolare possano salire e scendere senza arrestare l'astronave e istantaneamente. Paradosso del fucile Questo non � proprio un paradosso ma una specie di ovvia curiosit� un po' come lo � il paradosso dei gemelli non avanzato. Immaginiamo di accelerare un fucile nel senso opposto a quello di sparo in modo da fargli raggiungere la velocit� che poi manterremo costante uguale a quella di uscita del colpo. Se spariamo, stando noi fermi, vedremo il colpo da principio stare fermo per poi abbassarsi e contemporaneamente andare indietro! Paradosso del tempo infinito al Big Bang Se l'universo ha avuto origine dal Big Bang si trovava in uno stato di densit� infinita e quindi di distorsione infinita del tempo che non doveva scorrere prima di esso. Come � possibile allora che sia potuto DIVENIRE a densit� finita dopo, se ogni cosa per divenire un'altra ha bisogno di tempo? Ho letto qualcosa a proposito che prima del Big Bang l'universo si trovasse in un tempo immaginario (i) ma non l'ho capita molto n� mi ha convinto. Paradosso del Treno: immaginiamo di poter emettere un raggio di luce che parta dall'inizio di un treno lungo 300m che viaggia in direzione opposta a 100km/h. Lungo tutto il treno sono posti degli osservatori che vedranno il raggio di luce passare a 300.000 km/sec ca poich� la velocit� della luce � una costante qualsiasi sia il sistema di riferimento. Il raggio impiegher� per arrivare alla fine del treno un tempo t1=s/v=300/300.000.000=1/1.000.000 di sec. Immaginiamo poi che il raggio esca dalla porta posteriore del treno per percorrere ancora un percorso sulla terra tale per cui per un osservatore a piedi percorra in totale, parte sul treno + parte sulla terra, 300m. anche tutto lungo questo percorso ci sono degli osservatori i primi dei quali vedranno il raggio attraverso i finestrini del treno. Anche le misure di questi ultimi osservatori saranno sempre uguali a 300.000km/s sempre perch� la velocit� della luce � una costante, quindi il tempo impiegato sar� t2=300/300.000.000=1/1.000.000 sec. Il ch� � impossibile perch� t1=t2 mentre la luce abbisogna di un certo tempo per viaggiare dalla fine del treno al punto 300m distante sulla terra e si dovrebbe avere t1<t2! Paradosso della bilancia 1 Per semplificare le cose supponiamo che ogni parte del seguente abbia attrito nullo. Immaginiamo di avere un bilancia a due piatti con un peso da 1t ciascuno A e B. E di avere un peso da 1hg C che pu� spostarsi da un piatto all'altro. Quando C si trova su A questo scende mentre B sale con un momento molto grande (A e B pesano molto) tale da azionare le numerose dinamo lungo la corsa dei pesi, a questo punto C verr� spostato sull'altro peso che scender�. Se l'energia liberata dalle dinamo � superiore a quella per muovere C si ha un sistema che viola la legge della conservazione dell' energia. Paradosso della bilancia 2 Immaginiamo di avere una bilancia a 2 piatti di cui un braccio � molto lungo. Al braccio corto � appeso un peso da 1t, a quello lungo � possibile attaccarne uno da 1hg. Se il braccio � abbastanza lungo quando si attacca il peso da 1hg quello da 1t sale con un momento molto grande, tale da azionare le numerose dinamo lungo il percorso del peso, a questo punto si toglie il peso da 1hg per rifar scendere l'altro sempre attraverso le dinamo. Se l'energia liberata dalle dinamo � superiore a quella per far risalire il peso da 1hg si ha un sistema che viola la legge della conservazione dell' energia. Paradosso della ruota dentata Immaginiamo di avere una ruota dentata piuttosto grande alla quale � collegato un bastone dritto abbastanza rigido e duro tangenzialmente tramite i denti della ruota incastrati in appositi buchi del bastone in modo che non ci sia gioco alcuno. Noi possiamo portare la velocit� della parte centrale della ruota ,ad esempio, a 99/100 della velocit� della luce in quanto la ruota non sa quanto essa � grande. Se � abbastanza grande i suoi denti gireranno a una velocit� maggiore della luce e di conseguenza anche il bastone sar� spinto in avanti ad una velocit� maggiore della luce. Nb. Ho introdotto il bastone per evitare le complicazioni che il moto circolare comporta. PARADOSSO DELLA VELOCIT� INFINITA DELLA LUCE Supponiamo di emettere nell'istante zero un raggio di luce "Uno" che allo scoccare del 1� sec. Incontri un'astronave A, che viaggia a 200.000Km/sec costanti, la quale emetta a sua volta un raggio "Due" parallelo a Uno nell' istante in cui essa incontra Uno, i due raggi viaggeranno quindi sempre appaiati. L'astronave A, supponiamo, misura di continuo per i successivi 3sec. anche a distanza la velocit� di Due che si allontaner� sempre a 300.000Km/s rispetto ad A e quindi allo scoccare del 4� sec. Sar� (300.000 per 3)=900.000Km lontano da dove si trova A al 4� sec, perch� la velocit� di Due � RELATIVA all'astronave A che � a velocit� costante. Ne risulta che Uno, al4o sec. si trova, rispetto al suuo punto di origine, a Km= 300.000 [percorsi prima di essere affiancato da Due] pi� 900.000 [percorsi con Due] pi� (200.000 per 3) [percorsi da A nei secondi 2,3 e 4: essendo che Uno viaggia appaiato a Due e che Due viaggia RELATIVAMENTE all' astronave A, la quale nei secondi 2, 3 e 4 ha percorso appunto 200.000 per 3 Km] = 1.800.000Km in 4sec cio�:Uno ha viaggiato a una velocit� di 1.800.000/4 = 450.000Km/sec! Si noti poi che facendo incontrare a Uno pi� di un'astronave la sua velocit� aumenta sempre della (velocit� dell'astronave per il numero di secondi che Uno viaggia con due; fino ad una velocit� infinita. guido nasi tijuana1_at_libero.itReceived on Sun Feb 17 2002 - 22:00:12 CET
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