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From: Luciano Buggio <buggiol_at_libero.it>
Date: Thu, 7 Feb 2002 11:27:34 +0000 (UTC)

Luciano Buggio buggiol_at_libero.it


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"CSFRF" <godone_at_masterweb.it> wrote in message
news:a3t7ca$or3$1_at_serv1.iunet.it...

(snip).
 
> Dunque, mi parli di una traiettoria elementare detta cicloide
> che dovrebbe "appartenere" al fotone. Ti ricordo che il fotone
> non e' altro che una "perturbazione" dello spazio (personalmente
> preferisco parlare di perturbazione dell'etere) dotata di una
> particolare lunghezza d'onda e che rispetto all'intera famiglia delle
> onde elettromagnetiche occupa una minima parte dello spettro.
Ti ricordo che "fotone" � termine con cui si indica il "corpuscolo", il
"quanto", della radiazione elettromagnetica (REM), e quindi � implicito
che si parli delle radiazioni di tutte le frequenze, mentre tu, mi pare,
parti dall'assunto che il fotone sia solo quello della effettivamente
strettisima banda del visibile, e ne chiedi un'estensione gi� prevista
nel linguaggio corrente: si parla infatti di fotoni X, gamma ecc (un po'
meno, a dir la verit� di fotoni di calore e radio, e su questo
bisognerebbe riflettere...)
> La tua cicloide dovrebbe valere anche per tutte le altre frequenze?
> Sia che si tratti di raggi X, gamma, infrarossi, onde radio ecc. ?
Per l'appunto: a seconda della lunghezza dei salti che fanno. Un fotone
radio fa salti lunghi migliaia di chilometri, se migliaia di chilometri
� la lungheza dell'onda radio osservata. Un fotone gamma fa salti di
lunghezza pari all'ordine della lunghezza d'onda associata. per farti
visualizzare mentalmente (per quanto possibile, visti i numeri gi� qui
esorbitanti): un fotone di luce verde fa in un centimetro circa 28.000
salti cicloidali, se ben ricordo.
>
> Ho dato un'occhiata a quanto riporti nel tuo sito e trovo quanto
> affermi piuttosto interessante, c'e' sicuramente dietro a quanto
> esponi un lavoro importante in termini di impegno ed altro, ma non
> sono comunque riuscito a capire in che modo la tua spiegazione
> teorica potrebbe rendersi utile. Forse dovro' rileggere meglio il tuo
> lavoro, forse mi sfugge qualcosa, ...ma non sarebbe meglio che
> fossi tu a spiegare con parole semplici dove ti prefiggi di arrivare?
Mi sembra di non nascondere dove voglio arrivare.
Mi si rimprovera spesso la qualitativit� della mia esposizione,
risultato, questo del mio tentativo di spiegare con parole semplici, a
tutti comprensibili: ora tu ne parli come se io usassi il linguaggio
iniziatico delle formule, e mi chiedi di spiegarmi con semplicit�, e
dici di non capire l'utilit� del mio modello.
Forse in effetti dovresti non limitarti ad una lettura rapida. In genere
sono i ragionamemti pi� semplici a richiedere maggior attenzione, specie
se sono nuovi: le letture rapide si fanno di ci� che gi� si conosce, e
che facilmente si pu� incasellare in una formattazione mentale gi�
predisposta.
> Hai forse paura che qualcuno si appropri delle tue idee?
Non nascondo nulla, ripeto, e vorrei tanto che qualcuno si appropriasse
delle mie idee: � quanto auspico disperatamenye da tempo. che qualcuno
le condivida o se ne approrpi, appunto, le faccia sue, anceh solo per
sottoporle a verifica e critica.
>Pensi di aver trovato una spiegazione semplice capace di dar conto nel
> dettaglio di quali siano i veri e nascosti meccanismi della natura?
Si.
> Alla mia domanda, circa l'utilita' della cicloide, non hai risposto.
Ti avrei potuto rispondere con mille esempi, ma ho preferito segnalerti
un link che corrsponde a 250 pagine di un testo cartaceo, dove
sfogliando a caso avresti trovato risposte a iosa alla tua domanda
sull'utilit�. Ma se tu vuoi che ripeta qui, in una chiacchierata
amichevole, quelle cose, sono dispostissimo. Il fatto � che ne
uscirebbero dei lunghissimi messaggi, e inoltre la ripetizione di quanto
gi� scritto altrove e facilemtne accessibile mi sembra una cosa inutile,
mentre trovo utile e sensato un dibattito su elementi comunque acquisiti
o proposti. Comunque potrebbe avere senso anceh rispetto a problemi
specifici che tu volessi pormi.. personalmente non ho che l'imbarazzo
della scelta.
>
> Un punto materiale non e' forse materia? Se non e' materia, allora
> che cos'e'?
Tu sai cosa vuo dire "materia". Guarda che � un cobncetto metafisico.
Per dire "non � materia" bisogna sapere cosa vuol dire "materia".
Io credo che nessuno lo sappia, non abbiamop chiari solo i concetti
della geometria, dei quali nonci chiediamo altro.
 In particolare non lo sa, cos'� la materia, (n� lo deve sapere) chi si
occupa di fisica.
> Per quanto riguarda una Dinamica Elementare, e che
> sia veramente tale, personalmente intendo quella che tratta dei
> costituenti ultimi della materia. Avremo a che fare, diversamente,
> con una dinamica di una certa complessita', quindi non piu' elementare.
> Una dinamica veramente elementare si occupa del movimento di
> particelle che sono assai piu' piccole delle tipiche dimensioni
> delle perturbazioni elettromagnetiche in genere.
Appunto, quanto sono grandi le piccole particelle?
Io sono arrivato alla conclusione, partendo dalla fenomenologia (che �
tutto ci� cheabbiamo, oltre alla nostra capacit� di astrarre e di
concepire gli oggetti geometrici nello spazio e nel tempo), che in un
certo senso ese sono dei punti geometrici (senza dimensione) in un altro
senso sono "perturbazione", (rigida) di tutto lo spazio. Ogni fotone
(per me costituente ultimo, quello di cui anche tu parli, dal momento
che costituisce anche quella che chiamiamo materia, oltre che la REM) �
definibile con un'equazione di potenziale su tutto lo spazio
tridimensionale euclideo, riferita ad un sistema di assi facente capo ad
un'origine (ecco quel punto geometrico) in cui il potenziale � nullo
(nei termini del tuo etere si direbbe che in quel punto la rarefazione �
infinita, c'� cio� il vuoto, e negli stessi termini il potenziale in
tutti gli altri punto dello spazio
si chiamerebbe "densit� dell'etere", variabile nel continuo secondo la
legge fornita dall'equazione di potenziale).
Trovi definito questo oggetto, con una proposta, ancora non completa
(con i parametri non completamente ridotti), dell'equazione in questione
se vai a:
http://195.110.114.51/fisica/lezione5.html
Naturalmetne l'inquadramento generale (che pu� per� anche non servire)
lo trovi nelle precedenti lezioni.
> Io non ho difficolta' a dirti che sino a che non verra' riconosciuto
> ufficialmente e seriamente per quello che vale il Quarto principio della
> dinamica, non ci sbilanceremo piu' di tanto. Si tratta di un fatto troppo
> importante e rivoluzionario, quindi anche piuttosto destabilizzante,
> per mettere imprudentemente tutto in piazza senza preoccuparsi di
> eventuali conseguenze.
Per� � difficile che se ne comprenda l'importanza e l'utilit� se non
viene esplicitato quanto ci sta sotto, se sotto c'� qiualcosa. Su questo
abbiamo gi� discusso: secondo me il IV Principio (che, ti ripeto, per me
� il I) appare lapalissiano ("catalaniano" dicevo scherzosamente), e
quindi inutile, se non si spiega come si applica concretamente.
Dichiarazioni specificative come quelle che in altro post hai fatto
(es.:"le paritcelle si muovono in linea retta, con grande gioia di
Occam") mi fanno sospettare che esso sia pco fecondo di predizioni. Se
la traiettoria rettilinea � la pi� semplice (cosa indubbia) che mondo se
ne deduce? Se ne deduce la complessit�? Lo stesso Democrito (o
l'atomista Lucrezio, non ricordo) aveva il probolema del "Clinamen",
esserndosi accorto che da una treaiettoria rettilinea degli atomi non
scaturirebbe enessun universo, men che meno un universo
meravigliosamente strutturato e complesso come quello che osserviamo.
(snip)>
> Altro punto.
> Dio e' sicuramente molto sottile, ma non direi che sia perfido, caso
> mai sono perfidi gli uomini che si preoccupano prevalentemente
> del loro tornaconto personale rispetto al bene di tutti.
Non volevo bestemmiare. Il mio era un linguaggio colorito (in sintonia
con quello di un dibattito che spero non si sia spento, cui partecip�
anche Einstein). caricher� ancora il colore dicendo che la ruota �
invenzione dell'uomo, non di Dio, e che gli animali non hanno le ruote.
La bicicleta � dell'uomo (a parte quella da donna) :-)
Siamo sicuri di essere usciti dalla civilt� della ruota, e di averla
studiata bene, svuluppando fino in fondo il concetto?
Ciao.
Luciano Buggio



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Received on Thu Feb 07 2002 - 12:27:34 CET

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