Nell'articolo <kIA48.11024$761.354141_at_twister1.libero.it>, "You > Me"
<killkrtFINTO_at_libero.it> ha scritto:
> L'autore propone un'applicazione pratica: i muoni accelerati
> sino a velocita' elevate *vivono* di piu' rispetto a quelli
> *fermi*. Perfetto, pero' viene da porsi la seguente domanda: E
> se i muoni in movimento fossero quelli *fermi* e viceversa? A
> questo punto i muoni che prima (cambiando solo il sistema di
> riferimento) era piu' longevi ora decaderebbero prima di quelli
> che prima era meno longevi!!! Assurdo!
Facciamo un esempio pratico: un muone che arriva sulla terra dallo spazio
Il problema e' nei sistemi di riferimento che scegli: se ti metti nel
sistema di riferimento della terra, vedi i muoni che arrivano dai raggi
cosmici vivere piu' a lungo della vita media come e' stata misurata
in un laboratorio, dove sono in quite rispetto all'osservatore.
E fin qui ti e' chiaro, mi sembra. Se invece, come tu proponi, ti metti
nel sistema di riferimento in cui i muoni sono "fermi" (cioe' ti metti a
cavallo di un muone) ovviamente come vita media misurerai quella che
misuravi in laboratorio per i muoni fermi rispetto a te. Non c'e' nessun
assurdo, prova a ragionarci e vedrai che e' semplice!
Joe
P.S. In conclusione ti pongo un problemino che ti potrebbe aiutare a
ragionare: quanto sara' la vita media
dei muoni del laboratorio per un osservatore che sta "a cavallo" dei
muoni che arrivano nei raggi cosmici?
Received on Mon Jan 28 2002 - 13:17:56 CET
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