Re: Massa del fotone?

From: Mauro D'Uffizi <duffizi_at_interfree.it>
Date: Thu, 17 Jan 2002 01:03:37 +0100

"attilio" <gattilio_at_libero.it> ha scritto nel messaggio
news:bc64dd5f.0201100905.5f17bc54_at_posting.google.com...
>
> Io non sono esperto di relativita', cmq la vedo cosi':
> in qualunque caso, la coordinata nel continuum spazio-temporale
> ha senso in un sistema di riferimento. Siccome ci dicono che
> non esiste nell'intero cosmo un sistema di riferimento assoluto,
> e supponendo cio' vero, allora anche il valore di eta' di un
> oggetto va riferito a qualcosa.

Questo passaggio non lo capisco.
Un conto � la velocit� con cui scorre il tempo, un altro l'et� accumulata.
Il viaggiatore che va su Proxima e torna a velocit� prossima a "c" accumula
pochissimo tempo, mentre da noi passano pi� di otto anni.
Ma mentre era in viaggio era convinto che il tempo scorresse pi� lentamente
per noi che per lui.

>Si potrebbe obiettare: rispetto
> al Big Bang, ma si potrebbe controbiettare che non si puo'
> considerare la coordinata temporale da sola a prescindere e come
> se fosse indipendente dalla componente spaziale del quadrivettore
> posizione.

Ma la coordinata temporale � un tempo, non un'et�, o sbaglio?


> Un eventuale ET posto a 1 miliardo di anni-luce nel
> futuro rispetto a noi avrebbe diritto a dire la sua sull'eta'
> dell'universo quanto noi. In questo senso l'eta' dell'universo
> va considerata relativa alla posizione dell'osservatore.

Che intendi per un miliardo di anni luce nel futuro?
L'anno luce per me � ancora una misura di distanza.

Se il tempo trascorso dal big-bang venisse giudicato diverso da vari
osservatori sparsi nel cosmo, non si potrebbe arrivare alla definizione di
un sistema di riferimento privilegiato?
Che so, quello per cui � trascorso pi� tempo potrebbe ritenersi il pi�
fermo.

Ciao, e grazie.
Mauro D'Uffizi.
Received on Thu Jan 17 2002 - 01:03:37 CET

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