Il 31/12/2012 10:01, Luciano Buggio ha scritto:
> On 31 Dic, 01:21, Soviet_Mario<Soviet.Ma..._at_CCCP.MIR> wrote:
>> Il 30/12/2012 21:39, Franco ha scritto:
>>
>>> On 12/29/2012 07:47, Luciano Buggio wrote:
>>
>>>> Ti prego, rispondi.
>>
>>> Con una sola parola: studia!
>>
>>> Il fatto che viaggino non ha nessuna importanza: divergono e basta, il
>>> conto non lo sapresti capire, sai, richiede della matematica :)
>>
>>> E non serve andare negli acceleratori di particelle, ci sono esempi
>>> domestici e quotidiani
>>
>> :-) Mi fai venire in mente l'ultimo televisore a cinescopio
>> (si diceva cos� ? il tubo catodico) che ho rottamato.
>> Tolti i circuiti di V-scan e H-scan, ma con ancora le bobine
>> montate sulla coda cilindrica, da acceso visualizzava un
>> punto fermo al centro. Ma se sfilavo progressivamente le
>> bobine (che erano solo calzate sul tubo e stuccate con della
>> specie di colla simile a bitume), ecco che il puntino
>> sfumava in una macchia soffusa via via pi� ampia. Ovviamente
>> con calamite esterne il fascio anche puntiforme veniva
>> deviato a piacere.
>
> Nel tubo catodico del televisore il fascetto di elettroni viene reso
> una volta per tutte, vicino alla sorgente, parallelo (o conico,
> focalizzato sulla fluorescenza dello schermo - questo non l'ho
> capito, in alcune figure che ho trovato in rete volte lo fanno
> vedere cilindrico, a volte conico)
>
> Una volta partito il fascio, lungo il suo percorso ci sono solo,
> subito dopo, i magneti che servono per la "spazzolatura" dello
> schermo,
no, non ci sono solo quelli (variabili) di deflessione
verticale / orizzontale, ci sono anche quelli di
accelerazione e, credo, anche collimazione.
Ti ripeto che se facevo scorrere il pacco bobine
arretrandolo fino a coprire meno tubo, il fascio si
allargava. I circuiti ad alta frequenza, tipo 60 Hz
(verticale) e qualche decina di KHz (orizzontale) erano
stati scollegati, quindi i magneti che dici non lavoravano,
e il punto restava stabilmente al centro schermo, se il
pacco bobine era tutto spinto contro lo slargo del tubo,
mentre si ampliava se lo sfilavo un po' via. Immagino che
fossero quindi proprio collimatori di fascio.
Quanto alla "sorgente", c'erano anche un paio di elettrodi
saldati al vetro stesso, uno in particolare era innestato e
coperto da una specie di pipetta in gomma, come quelli da
elettrocardiogramma (pi� fili, non un solo polo)
> cio� per defletterlo in ogni direzione, non c'� niente che lo
> mantenga collimato,
Mah, se per� sfilavo tutte le bobine si otteneva un chiarore
soffuso
> tipo i quardupoli
non � detto che la geometria possa essere solo quella ...
> di cui qui si parla (tra l'altro
> l'asse dell'eventuale il sistema adi collimazione dovrebe deflettersi
> come il fascio, il che...).
>
> Tu dici che visto il breve percorso libero nell'antico televisore c'�
> comunque una divergenza del fascio, ma � minima?
no, era molto grande. A partire da un puntino di 2-3 mm a
magneti tutti inseriti, per arrivare a un grosso alone
diffuso, dai confini poco netti, nel complesso grande come
un bicchiere, a bobine praticamente estratte via. Le parti
variabili controllate dai clock di scansione erano
inoperative in ogni caso.
ciao
CCCP
>
> Luciano Buggio
--
1) Resistere, resistere, resistere.
2) Se tutti pagano le tasse, le tasse le pagano tutti
Soviet_Mario - (aka Gatto_Vizzato)
Received on Mon Dec 31 2012 - 15:55:41 CET
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