Re: Ma perché conta così poco?

From: Aleph <no_spam_at_no_spam.it>
Date: Sat, 23 Oct 2010 19:49:56 +0200

Andreas "Bugatti" Brehme ha scritto:

> "Aleph" <no_spam_at_no_spam.com> ha scritto:

> >> Parliamoci chiaro: in quale altro campo/ambito/occasione si accetterebbe
> >> un
> >> errore di calcolo praticamente in base 10?
> >
> > Non ho capito di cosa stai parlando.

> Della materia oscura.
> Hanno tracciato questo modello del Big Bang in primis senza la materia
> oscura, evidentemente. Poi si sono accorti che non funzionava. Allora per
> farlo fungere han dovuto introdurre un elemento che la prima volta ammontava
> addirittura al 90% della massa: la materia oscura.
...

Il tuo modo di porre le cose � semplicistico e distante anni-luce dalla
realt� del'evoluzione storica della cosmologia del big-bang.

Dalla nascita della cosmologia moderna, che si pu� far risalire
all'articolo di Einstein del 1917 (un anno dopo la pubblicazione della
R.G.) in cui veniva introdotta per la prima volta la costante cosmologica,
si sono avute diverse rivoluzioni che anno mutato radicalmente questa
disciplina.
La prima rivoluzione in assoluto si � avuta gi� verso la fine degli anni
'20 dello scorso secolo con la scoperta dei sistematici redshift nelle
galassie distanti e la loro traduzione in forma di legge empirica da parte
di Hubble e con il lavoro teorico precedente e indipendente di Friedmann e
Lemaitre, che ponevano le fondamenta osservative e teoriche della teoria
del big-bang e liquidavano in maniera definitiva l'ipotesi di un Universo
statico.

La "massa mancante", come ho gi� scritto altrove, venne evidenziata nel
1930 da Zwichy, tramite studi sulla dinamica degli ammassi di galassie; a
partire da allora la necessit� di una forte componente di "materia oscura"
(anche se allora si riteneva dovesse essere in forma barionica) � stata
sempre presente in ambito cosmologico.

Il passaggio alla weltanshauung di un universo piatto fu dovuto (opinione
mia), almeno inizialmente, pi� a questioni estetiche e di rifuto di
fine-tuning nelle condizioni iniziali che a tentativi di far funzionare i
modelli.
Sono convinto di questo perch�, prima del 1998 con le supernovae di tipo
IA, l'universo piatto era gi� ampiamente in voga nonostante nulla, a
livello osservativo giustificasse tale pregiudizio: gli studi sulla
dinamica degli ammassi infatti accreditavano al massimo un parametro di
densit� al presente pari a circa 0,2, molto minore dell'unit� che si
pretendeva fosse il risultato corretto.

...
> Senza quest'altissima
> percentuale di elemento che nessuno per� sa cos'�, le galassie per
> aggregarsi avrebbero dovuto impiegare 60 miliardi di anni anzich� i 15 circa
> che c'hanno impiegato.

Questa � solo una parte di una storia molto complicata e in gran parte
ancora da scrivere (mi riferisco soprattutto a un topic importante e poco
conosciuto come la reionizzazione).
Inoltre anche con la materia oscura risulta piuttosto problematico
spiegare la formazione precoce delle numerose galassie di grandi
dimensioni che sta emergendo dalle osservazioni astronomiche.
Considera anche che dal punto di vista della formazione delle strutture la
sostituzione del 96% di materia oscura (ante 1998) con il 73% di energia
oscura e il 23% di materia oscura non � neutra, perch� nel secondo caso
c'� meno materia oscura a creare buche di potenziale in grado di attarre
la materia barionica dopo la ricombinazione e da questo punto di vista
l'energia oscura non aiuta.

> Per carit�, la fisica non � la matematica, ma se io
> faccio una qualsiasi operazione e la sbaglio del XX%, be', dico a me stesso
> che l'ho sbagliata.
...

No, sei fuori strada: non c'� nessun errore nel senso che dici: le cose
sono un tantinello pi� complicate, come ho accennato sopra.

> Non teorizzo un elemento che non ho osservato a partire
> dal risultato.

Su questo punto ti � stato gi� risposto da altri: in fisica si �
teorizzato spesso ci� che dapprincipio non si vedeva, giungendo nondimeno
a risultati corretti e scoperte importanti (il neutrino di Pauli, ad
esempio). Di per s� tale approccio non � uno scandalo ma un modo di
procedere dell'indagine scientifica.
Bisogna poi vedere, caso per caso, come le ipotesi si sostanziano con le
osservazioni (le fisica � una scienza sperimentale non dimenticarlo mai).

> A me sembra che abbiano preso quello che secondo loro ci
> doveva essere all'inizio (il Big Bang) e quello che osservano oggi
> (l'universo conosciuto) e si siano detti: cosa ci mettiamo numericamente in
> mezzo per far s� che dal primo si arrivi al secondo?
> Hanno abbozzato un
> modello che spiegava tante cose ma che non ne spiegava altre, ma per farlo
> ugualmente tornare (chiss� quanti finanziamenti han preso, comunque, per le
> ricerche) hanno introdotto l'elemento magico: con l'elemento magico i
> calcoli tornano, senza no.

Peccato per� che alla fine i calcoli non tornino lo stesso :).
E comunque rilassati, la Spectre dei cosmologi la devono ancora inventare.

Saluti,
Aleph



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Received on Sat Oct 23 2010 - 19:49:56 CEST

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