Parlare di Fisica in italiano (era Re: Orbita circolare nello spazio 3D)
On 10/23/10 9:05 PM, Elio Fabri wrote:
...
> sebbene il linguaggio che si usa per parlare di fisica non sia proprio
> OT in un NG di fisica.
Concordo, e spero che anche i moderatori siano dello stesso parere.
Comunque, propenderei per modificare il titolo del thread (<- parola non
italiana, peraltro :-) )
...
> Secondo me ci sono delle distinzioni da fare.
> 1) Uso di termini inglesi anche quando parliamo italiano.
> Questo non mi e' troppo fastidioso, e in certi casi lo reputo necessario.
> Obiettivamente ci sono parole che non si sa come tradurre, e qualcuna
> e' ormai nell'uso universale da decenni.
> Il caso piu' ovvio e' "spin", ma potrei anche aggiungere "scattering",
> che qualcuno cerca di tradurre, secondo me in modo non efficace.
Su spin concordo. Ma non solo perch� la traduzione suonerebbe strana
e/o contraria ad un uso decennale. Ma anche perch�, secondo me, in un
caso come questo, per il parlante italiano, ci si sgancia quasi
completamente dal collegamento semantico diretto con la rotazione. C'�
quindi un vantaggio. Stesso vantaggio lo vedo per il "Big bang" (Grande
botto ???? :-) ), e, perche no, anche con "entanglement", nomi dei quark
ed altro: li si usa come termini tecnici, in modo pi� neutro e meno
evocativo, ma anche fuorviante, di quanto sia per un madre-lingua inglese.
Sullo scattering, credo che giochino di pi� aspetti abitudinari. Almeno,
mi sembra di poter analizzare in questo modo la mia preferenza per il
termine inglese al posto della pur (almeno in passato) affermata
"diffusione" (come termine tecnico). Ma di scattering/diffusione ne
abbiamo parlato in passato.
>
> 2) C'e' poi l'italianizzazione (barbara) di parole inglesi: gli esempi
> che fai sono in questa categoria.
> Qui pure bisogna distinguere: "fittare" lo tollero e lo uso anch'io,
> perche' mi riesce difficile trovare una parola italiana equivalente.
Ma approssimare/approssimante/migliore approssimazione non sono da
buttare, secondo me. E, a seconda del contesto, anche interpolare pu�
essere utilizzato. L' importante � provarci.
> Negli altri due casi no: non vedo perche' dire "tiltare" quando va
> benissimo "inclinare", o "guessare" quando ci sono traduzioni piu' o
> meno adeguate, in numero > 1.
Concordo.
E, nella mia classifica degli orrori, metto al primo posto l'
italianizzazione quando ci si imbatte di "false friends". Proprio pochi
giorni fa sono rimasto letteralmente disgustato da un seminario in cui
ricorreva frequentemente l' utilizzo di "targhetta" come "traduzione"
dell' inglese "target". Ma so che � una (pessima) abitudine da tempo
radicata tra gli sperimentali :-(
Peraltro anche "fittare" entrerebbe in questa categoria :-(
Last, but not least (<- altra inserzione per far vedere che non sono un
purista talebano!), l' uso ammiccante di cattive traduzioni p.es., "la
teoria fa senso" come traduzione maccheronica di "makes sense". Una
volta pu� far sorridere. Ma tanti strafalcioni ripetuti pian piano
entrano nel lessico.
> A mio parere si tratta in gran parte di pigrizia intellettuale (per
> essere gentili...).
> Non mi sento di dire che si tratti di linguaggio condiviso. Certo non
> lo condivido io, per quel che puo' valere.
Forse non condiviso (siamo almeno in due) ma in crescita, purtroppo, s�.
Comunque, il problema maggiore � quando si cerca di usare queste forme
in un contesto di cui facciano parte non addetti ai lavori. L�
purtroppo, il problema da estetico/linguistico, diventa comunicativo.
Giorgio
Received on Sat Oct 23 2010 - 23:22:32 CEST
This archive was generated by hypermail 2.3.0
: Thu Nov 21 2024 - 05:10:35 CET