Angelo M. ha scritto:
> Ma l'acqua, nel passare da sopra a sotto, ha perso energia
> potenziale, che deve ritrovarsi nell'oscillazione. Il periodo
> dipende dalla geometria della bilancia e dal peso delle parti, dalla
> quantità totale di acqua, dalla distanza tra i due paioli. Non
> dipende dalla dimensione del foro alla base del primo paiolo.
Non puoi usare la conservazione dell'energia meccanica.
In quell'aggeggio l'energia non si conserva: riesci a vedere perché?
> Ciò, ovviamente, in un mondo senza attriti e dunque senza viscosità.
Se non ci fosse viscosità il congegno non potrebbe funzionare.
Per quale ragione l'acqua che scende si dovrebbe fermare?
Puoi rispondermi che non si fermerà: continuerà a girare vorticosamente
nel secchio inferiore.
Questo mi va bene, perché quel movimento non contribuisce alla
quantità di moto totale, che è quella che mi serve per esaminare il
moto del cdm.
In questa ipotesi l'energia si conserva: rimane come en. cinetica nel
secchio inferiore, ma non interviene nel moto complessivo
dell'aggeggio.
Nota il vantaggio dell'approccio che ho seguito, considerando solo il
cdm di S senza preoccuparmi dei dettagli.
Ciò basta per capire che cosa sale e che cosa scende, anche se S non è
un sistema rigido.
Infatti è proprietà dei corpi non rigidi che le forze interne possono
fare lavoro e quindi devi tenerne conto nel bilancio dell'energia.
Invece grazie al terzo principio puoi dimenticartele quando usi solo
la q. di moto.
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Elio Fabri
Received on Mon Jan 24 2022 - 21:20:44 CET