"M B" <meb2043_at_iperbole.bologna.it> ha scritto nel messaggio
news:3C268714.CE5F7070_at_iperbole.bologna.it...
> Se si fa entrare in gioco la dinamica e la struttura fisica della corda
> le cose si complicano in modo esagerato. Tra l'altro mi pare anche
> che non esista una teoria unica che descrive la dinamica relativistica dei
> corpi estesi.
> Mi sembra pero' che in questo caso non sia necessario complicarsi la vita.
> Mi spiego: E' sufficiente descrivere il moto dal riferimento inerziale S
dal
> quale le astronavi partono e immaginare che dopo una fase di
> accelerazione si trovino alla fine fermi in un altro riferimento
> inerziale S' . Ci arriveranno in tempi (propri) diversi e anche con
> gli orologi desincronizzati, ma questo non ha importanza.
> Il fatto rilevante e' che ora le astronavi e la corda sono fermi in S'
> mentre, osservati da S, viaggiano ad una velocita' costante V.
> Ora, visto che la loro distanza in S era ed e' rimasta d, in S' deve
> essere gamma*d.
> Di conseguenza la corda aveva lunghezza propria d ed ora ha
> (se non si e' rotta) lunghezza (propria) gamma*d.
Ciao, messo cosi` forse puo' funzionare come ragionamento per
assurdo e dato che alla fine ti sei messo in una situazione in cui
c'e' un unico spazio di quiete comune ad astronavi e corda
(e ci devi arrivare in modo "adiabatico").
Certo pero` non puoi dire "quando" (rispetto a qualche
osservatore, e"dove") la corda si rompa.
Quello che critico e` proprio il "modello" di corda che non
si puo` esportare sic et simpliciter dalla fisica classica a quella
relativistica perche` la richiesta di lunghezza massima
presuppone un riferimento esteso rispetto al quale misurarla e
nei casi genenerali tale riferimento non e` assegnato e nemmeno
assegnabile in modo non ambiguo. Un po` come i corpi rigidi
che relativisticamente parlando non hanno senso.
I modelli relativistici di corpi continui (e ce ne sono
tanti proprio come tu dici) hanno come requisito quello di ridursi
a modelli classici nello spazio di quiete istantanea delle particelle
(macroscopiche), tale requisito di corrispondenza non permette
di estendere dalla meccanica classica a quella relativistica
delle caratterizzazioni globali come quella di lunghezza massima.
Ciao, Valter
---------------------------------------------------------
Valter Moretti
Dipartimento di Matematica- Universita` di Trento
http://alpha.science.unitn.it/~moretti/home.html
Received on Mon Dec 24 2001 - 23:43:50 CET