Re: Crozza sicuramente fa ridere
Il 26/01/22 15:54, Michele Falzone ha scritto:
...
> Allo stesso modo non credo che tu abbia dato nessuna risposta esauriente a
> proposito del mio "esperimento mentale" che mette in evidenza la possibilità di
> potere fare tre misure di campo elettrico in tre punti dello spazio con qualunque
> precisione ed in due istanti successivi comunque vicini, che permetterebbero di
> determinare "posizione e velocità" con qualunque precisione immaginabile di
> una carica elettrica, questo sembra contraddire il principio di indeterminazione
> di Heisenberg perfettamente illustrato con "l'esperimento mentale" col microscopio
> nell'articolo del 1927 e che non si presta ad equivoci nella sua interpretazione.
> Spero in una tua risposta non ermetica, ma chiara e comprensibile.
Mi ero concentrato su quello che, sullal base dei tuoi primi due post
sembrava una tipica incomprensione del contenuto del principio di
indeterminazione.
Se invece prendiamo in considerazione quello che proponi per effettuare
misure a precisione arbitraria di posizione e velocità di un elettrone,
ci sono difficoltà (concettuali).
La prima cosa da considerare è che il concetto di campo, per la sua
definizione e misurabilità, presuppone la possibilità di studiare gli
effetti del campo su un sistema (cariche) su cui agiscono forze, come
conseguenza del campo, ma le "cariche test" non perturbino in modo
significativo le sorgenti del campo. Fattibile su scala macrosscopica ma
evidentemente più problematico su scala microscopica.
Altro problema, in parte collegato, è il fatto che per campi deboli
diventa importante il principio di indeterminazione relativo al campo
elettromagnetico (quando questo viene quantizzato) non tutte le
componenti commutano e quindi ci sono delle relazioni di
indeterminazione, ricavate originariamente da Heisenberg. Queste
relazioni di indeterminazione fanno sì che per campi deboli la
incertezza sui campi possa impedire una misura precisa all' 1%, a meno
che la sorgente del campo non sia almeno dell' ordine di 10^8 cariche
elettroniche.
Quindi, l'esperimento mentale estrapola indebitamente quello che è
fattibile a scala macrocopica, su scale microscopiche. Per poter
funzionare occorrerebbe analizzare in dettaglio la fattibilità di misure
di precisione con cariche elettroniche. Ma si tratta di un'attività poco
interessante in quanto la giustificazione del principio di
indeterminazione non sta negli esperimenti mentali che lo illustrano, ma
nelle conseguenze sperimentali (verificate) delle ipotesi sotto cui si
deriva lo stesso. Non dico che non si possa fare (e probabilmente è già
stato fatto) o che sia inutile. Solo che diventa un "esercizio di
stile", utile a testare la propria compresnione e padronanza del
formalismo della MQ, ma abbastanza sterile per quanto riguarda la fisica.
Giorgio
Received on Thu Jan 27 2022 - 11:07:02 CET
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