Re: Crozza sicuramente fa ridere

From: Michele Falzone <falzonemichele_at_libero.it>
Date: Thu, 27 Jan 2022 07:49:02 -0800 (PST)

Il giorno giovedì 27 gennaio 2022 alle 16:00:03 UTC+1 Giorgio Pastore ha scritto:
> Il 27/01/22 12:19, Michele Falzone ha scritto:
> > Il giorno giovedì 27 gennaio 2022 alle 11:15:03 UTC+1 Giorgio Pastore ha scritto:
> ....
> >> La prima cosa da considerare è che il concetto di campo, per la sua
> >> definizione e misurabilità, presuppone la possibilità di studiare gli
> >> effetti del campo su un sistema (cariche) su cui agiscono forze, come
> >> conseguenza del campo, ma le "cariche test" non perturbino in modo
> >> significativo le sorgenti del campo. Fattibile su scala macrosscopica ma
> >> evidentemente più problematico su scala microscopica.
> >
> > E pertanto concettualmente quello da me proposto è fattibile
> Non credo che tu abbia capito cosa ho scritto, altrimenti non avresti
> messo il "pertanto".
> >
> >> Altro problema, in parte collegato, è il fatto che per campi deboli
> >> diventa importante il principio di indeterminazione relativo al campo
> >> elettromagnetico (quando questo viene quantizzato) non tutte le
> >> componenti commutano e quindi ci sono delle relazioni di
> >> indeterminazione, ricavate originariamente da Heisenberg. Queste
> >
> > Vengono quantizzate le sue interazioni e non il campo in se
> Non so di che stai parlando. Si quantizzano le variabili dinamiche di un
> sistema. I campi sono variabili dinamiche. Le interazioni, qualunque
> cosa tu intenda con esse, no.
> ....
> > Le tue giustificazioni non mi sembrano valide, specialmente perché quello
> > che io dico non intacca minimamente il principio di indeterminazione di Heisenberg
> > se riferito solo agli scambi di energia e non alla carica in quanto tale, scambi di
> > energia che restano indeterminati/indeterminabili ed in questa ottica pur
> > essendo legati alla carica in maniera oscura "non per me" risultano non
> > determinati/determinabili, ....
>
> Vedi sopra (non so di che stai parlando, non sono affermazioni basate su
> fisica nota). Temo che non ci sia molto spazio per ulteriore discussione
> da parte mia.

La fisica prima di essere nota è sempre stata una fisica non nota e per risponderti
con le parole di STEPHEN W. HAWKING in "La grande storia del tempo" Guida ai
misteri del cosmo, scrive:

La teoria della relatività generale descrive la forza di gravità e la struttura dell’universo
su larga scala, vale a dire, in ordini di grandezza che vanno da pochi chilometri a
milioni di milioni di milioni di milioni (1 seguito da 24 zeri) di chilometri, le dimensioni
dell’universo osservabile.
La meccanica quantistica, d’altro lato, si occupa dei fenomeni che accadono su scala
estremamente ridotta, come un milionesimo di milionesimo di centimetro.
Sfortunatamente, però, sappiamo che queste due teorie sono in contraddizione tra loro
e non possono quindi essere entrambe corrette. Uno dei più grandi sforzi della fisica
odierna (che è anche l’argomento principale di questo libro) è quello della ricerca di
una nuova teoria che le includa entrambe: una teoria quantistica della gravità. Noi non
possediamo ancora una tale teoria, e può darsi che debba passare ancora molto tempo
prima che venga scoperta, ma conosciamo già parecchie delle proprietà che essa
dovrebbe avere.

La sua grandezza stata proprio nel fatto di non avuto nessuna certezza.

Ma devi capire che non posso accettare i tuoi tentativi come una risposta,
anche se riesco a capire come alcune cose che dico possono apparirti strane,
esattamente come potevano apparire strane ad un fisico di fine ottocento, convinto
di avere scoperto tutto e niente altro da scoprire sentire parlare di novità.

MF
Received on Thu Jan 27 2022 - 16:49:02 CET

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