Re: Riscaldamento!

From: Luciano Vanni <luciano_at_valeriovanni.com>
Date: Tue, 27 Nov 2001 17:57:48 +0100

On Mon, 26 Nov 2001 16:58:38 GMT, "StefanoA" <s.arletti_at_gfe.it> wrote:

>Salve a tutti,
>vorrei porre un problema, di chiara importanza pratica, connesso al
>riscaldamento domestico:
>
>E' pi� efficiente impostare un'alta temperatura dei termosifoni per brevi
>periodi oppure una temperatura inferiore per tempi pi� lunghi?
>
>A livello teorico mi verrebbe da pensare che � meglio tenere una bassa
>temperatura per lunghi periodi, la caldaia dovrebbe in questo modo scaldare
>con maggior efficienza l'acqua (se non altro per il maggior salto di temp
>tra gas e liquido).
>
>In pratica per� vuol dire far circolare pi� a lungo l'acqua con perdite
>potenzialmente maggiori nei muri..
>
>
>Insomma cosa ne pensate???
>
>Stefano

Occorre pensare l'edificio come un involucro dotato di una notevole
inerzia termica per cui entro certi limiti la differenza tra le due
modalit� non penso sia molta.

Vi � per� un'altro motivo che fa prediligere una temperatura bassa
dell'acqua.
A parit� di calorie trasmesse una temperatura bassa dell'acqua
richiede una superficie radiante dei radiatori piu grande.In tal modo
parte del calore viene trasmessa per irraggiamento, poich� quello che
conta non � la temperatura effettiva dell'aria ma una temperatura
detta del benessere che � funzione della temperatura dei muri e in
parte anche dalla superficie dei termosifoni.
In sostanza in genere con un impianto progettato in una maniera e uno
nell'altra le due temperature uguali dell'aria misurate a 1.50
possono dare una sensazione di caldo (benessere) diversa.

Basti pensare agli impianti a pavimento ove una serpentina mantiene la
temperatura del pavimento stesso sui 27 - 28 gradi,e si ottengono
degli stati di benessere con basse temperature dell'aria ( il
riscaldamento � ottentuto esclusivamente per irraggiamento la
convenzione � estremamente bassa).

Questi impianti,(che hanno bassi consumi) non sono per� esenti da
inconvenienti. L'inerzia della grande quantit� dell'acqua da
riscaldare li rendono indicati negli edifici ad abitazione
continuativa, in quanto richiedeno parecchio tempo per andare a
regime.
Inoltre (sembra) che temperature alte del pavimento rechino danni alla
circolazione sanguigna.
 Infine sono complessivamente pi� costosi da realizzare.

Viceversa negli ambienti saltuarimente frequentati vanno meglio i
radiatori ad alta temperatura(eventualmente) a circolazione dell'aria
forzata (ventil convettori).
La temperatura non pu� comunque essere troppo elevata ( cosa che viene
spesso fatta in sede di progettazione per appartamenti fatti da
costruttori a scopo speculativo riducendo drasticamente la
superficie radiante) altimenti gli utenti si trovano tutti i muri neri
per la combustione delle particelle d'aria.

Come vedi il problema non ha soluzioni univoche.Non ho risposto forse
esaurientemente alla tua domanda,ma ho cercato di dirti quello che so
sull'argomento ( non sono proprio uno specialista di impianti termici
anche se qualche volta mi capita di farne).

Saluti
Received on Tue Nov 27 2001 - 17:57:48 CET

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