Re: L'uovo e la gallina

From: Giovanni <stlambda_at_box1.tin.it>
Date: Wed, 21 Nov 2001 12:17:04 GMT

On Wed, 21 Nov 2001 10:00:08 +0100, Elio Fabri <fabri_at_df.unipi.it>
wrote:

>Giovanni ha scritto:
>> Infatti, il III principio vale solo per sistemi chiusi.
>> Un altro motivo per negare che la coppia P e - F (cioe' forza peso del
>> libro e forza di deformazione del tavolo) costituisca la coppia azione
>> e reazione del III principio, e' appunto basata su questo.
>> Il sistema costituito solo dal libro e dal tavolo non e' chiuso !
>> Come dicevi, un sistema e' chiuso quando tutte le forze agenti (almeno
>> quelle che si prendono in considerazione) sui suoi corpi hanno origine
>> all'interno del sistema stesso.
>> Ebbene, chiaramente, la forza P non ha origine nel sistema, ma ha
>> origine dal corpo Terra che e' esterno, e non ha quindi origine
>> dall'interazione tra il libro e il tavolo.
>> Cio' e' gia' sufficiente per escludere che si possa applicare il III
>> principio al sistema (composto solo da) libro-tavolo.

>Non sono d'accordo su questa limitazione per il terzo principio.
>Intanto, quello che chiami "chiuso" io lo chiamerei "isolato".
>Anche se un sistema non e' isolato (cioe' agiscono forze esterne) puoi
>sempre applicare il terzo principio alle forze interne.

Certo, infatti avevo ulteriormente specificato, riguardo alla
limitazione alle forze interne: "(almeno quelle che si prendono in
considerazione)". Sul classico tavolo del biliardo, gli urti tra le
palle rispettano il III principio, nonostante su ogni palla sia
applicata la forza esterna di gravita'. Questo a causa del principio
dell'indipendenza delle azioni.
Ma, nel sistema libro-tavolo, se prendiamo in considerazione le due
forze P e - F, mentre - F ha chiaramente origine all'interno del
sistema, P e' assolutamente esterna !
P esiste in modo assolutamente indipendente a - F, non nasce
nell'interazione tra libro e tavolo: queste due forze non possono
costituire la coppia di forze del III principio.

>Anzi, e' necessario farlo, perche' e' cosi' che ricavi le eq. cardinali
>della dinamica:
>- la derivata rispetto a t della q. di moto toale e' uguale alla
>risultante delle forze *esterne*
>- la derivata del mom. della q. di moto e' uguale al mom. risultante
>delle forze "esterne".
>E' anche il caso di sottolineare che e' proprio questa applicazione del
>terzo principio alle forze interne che permette di trattare come punti
>materiali corpi qualsiasi (per la Terra): agli effetti del moto del suo
>centro di massa ti devi solo preoccupare di quali sono le forze esterne,
>non ha importanza cosa accade all'interno.
>

Perfetto.
Cio' proprio a causa, tra l'altro, del principio di indipendenza:
le forze interne, grazie al III principio, si bilanciano, e danno la
conservazione della q. di moto e del momento, e cio' che resta e'
responsabile del moto del sistema come unita' indivisa.

Ma spiegami com'e' che nessuno ha considerato le *forze di contatto*
tra libro e tavolo ?
Il libro e' soggetto alla forza di gravita', e a causa di tale forza
spinge il libro verso il basso, questo provoca una forza normale
alla/sulla superfice del tavolo.
Ma la forza peso del libro P non e' applicata direttamente sul tavolo,
ma *attraverso* il libro, attraverso la superficie di contatto e
attraverso, non l'interazione gravitazionale (com'e' per il libro), ma
l'interazione elettromagnetica.
E sono la forza elettromagnetica F del libro e la forza
elettromagnetica - F della superficie del tavolo che sono *sempre*,
istante per istante, uguali e contrarie.


Ciao
Giovanni
Received on Wed Nov 21 2001 - 13:17:04 CET

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