Re: Un pezzo di alta divulgazione!
Il giorno lunedì 31 gennaio 2022 alle 17:20:03 UTC+1
Elio Fabri ha scritto:
> ... L'idea che la repulsione tra cariche sia dovuta ai campi nasce con
> Faraday (primi dell'800) come "repulsione delle linee di forza";
> concetto vago come non poteva essere in quel geniale autodidatta. Si
> sostanzia con Maxwell (~1870) col suo "stress tensor".
> Una descrizione divulgativa (in un senso che oggi non riusciamo più
> neppure a immaginare) la trovate nel famoso libro di Einstein e Infeld
> ("L'evoluzione della fisica"). Ci sono due capitoli se ricordo bene
> intitolati "il campo come rappresentazione" e "il campo come realtà".
se ben ricordo dal mio punto di vista fanno un gran casino
andrò a controllare
> Non vado neppure a controllare, anche se dovrei soltanto alzarmi dalla
> sedia e arrivare a uno scaffale in questa stessa stanza.
> Se per caso non l'avete presente, avete il preciso dovere morale di
> leggerlo o di rileggerlo.
> Basandomi su quella visione, dico chiaro: finché si resta alla
> meccanica atomica (eq. di Schroedinger) di campi non c'è nessun
> bisogno, se non come rappresentazione. Basta la legge di Coulomb e
> l'energia potenziale, che è un concetto di meccanica.
> (Il primo punto in cui occorre una visione più sofisticata
> dell'interazione e.m. è il calcolo della struttura fina come
> interazione spin-orbita: l'elettrone in moto che "vede" un campo
> magnetico. Il secondo ovviamente è l'emissione spontanea, che ci porta
> dritti alla QED.)
> Nella divulgazione e certamente nela testa dei lettori, tutto si
> confonde: elettroni, campi, particelle virtuali...
> Quanti sono quelli convinti che la forza tra due cariche *sia* uno
> scambio di fotoni virtuali?
> E poi si chiedono: quanti sono questi fotoni? Uno? Due?
> (Se gli rispondessi che sono infiniti, penserebbero che li sto
> prendendo in giro :-) )
magari interessa ciò che mi disse un fisico che lavorava con gli acceleratori:
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IO: se cerco di avvicinare due magneti disposti NS SN essi si respingono
(certo grazie all’energia da me fornita nell’avvicinarli).
FISICO:… hai due magneti che si comportano ognuno come stazione emittente
e come stazione ricevente. L'onda emessa da ognuno dei due viene assorbita
dall'altro. L'energia che ognuno dei due emette viene accumulata nei valori del
campo magnetico nell'intorno di ognuno dei due magneti. Cosa che,
incidentalmente, implica che i campi seguano i due magneti:
i magneti si muovono, i campi con loro, la somma dei campi cambia e
l'energia è immagazzinata in questo cambiamento. Cioè viene trasformata in
energia potenziale che poi viene rilasciata trasformandola in energia cinetica...
... l'onda è un'astrazione dato che la Fisica Moderna è a conoscenza dell'esistenza
dei fotoni. Se ci sono i fotoni la Realtà non ha alcuna necessità dell'onda!
… macroscopicamente, le cose funzionano come se l'onda esistesse. Un rivelatore
rileva un segnale ogni volta che la teoria di Maxwell prevede che ci sia un segnale.
Quindi, in ogni problema macroscopico, mi affido al modello che palesemente
funziona, faccio finta che descriva la realtà e vado avanti sino a che non troverò
un caso in cui il modello fallisce. Il che vuol dire che faccio tranquillamente finta
che l'onda elettromagnetica esista … L'importante è che in questi discorsi non ci si
illuda che stiamo parlando della Realtà. Noi stiamo parlando di come il Modello
rappresenti la Realtà, così da trovare una maniera per manipolarla. Sulla Realtà
non c'è molto da dire: è quella che è e basta! E non si interessa di ciò che a noi
pare o non pare ragionevole …
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Io intesi che dalle linee del campo magnetico di Faraday si è passati alle onde
elettromagnetiche nell'etere di Maxwell e successivamente a onde em in un mare
di fotoni dove "compaiono" i fotoni "virtuali" (per ragioni puramente matematiche
come disse quel fisico, e questo forse spiega perchè è possibile affermare che sono
infiniti, tipo i dx"piccoli a piavere") fotoni virtuali che trasportano l'energia e che
procedono diritti così come fanno i fotoni.
Al che mi domandai se non potesse essere che le linee del campo m. di Faraday
non possano essere flussi di "particelle" virtuali (quindi capaci di trasportare energia),
ma anche di circolare da polo a polo attraversando il magnete stesso.
Parrebbe più semplice: cosa impedisce di pensarlo?
Received on Mon Jan 31 2022 - 19:19:07 CET
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