On Tue, 13 Nov 2001 15:51:56 GMT, "Giuseppe Pipino" <blakwp_at_tin.it>
wrote:
>A me pare che in questo problema non si possa prescindere dalle forze
>dissipative che provocano lo smorzamento.
Non sono convinto del tutto del ragionamento
Proporrei di tarare la molla.
immaginiamo di posare lentamente (e di seguire con le mani) il libro
sulla molla in modo quasi statico in modo che la molla e il libro
vadano in equilibrio e che la molla (supposta ideale) pesi
effettivamente il peso "statico" del libro.
Chiamiamo tale punto Xg e lo segnamo.
Ora ripetiamo l'esperimento in modalit� dinamica.
Posiamo senza urti il libro sulla molla (e senza accompagnarlo) e
osserviamo il fenomeno:
durante l'abbassamento vediamo il libro acquistare velocit� mentre
osserviamo che il peso del libro viene via via man mano contrastato
dalla forza della molla diretta verso l'alto .
Quando siamo nel punto Xg sappiamo (avendola tarata) che la molla
fornisce proprio il peso mg.
Nel punto Xg quindi non vi sono forze, ma il moto continua con
velocit� decrescente, cio� decelera perch� la forza della molla
continua a crescere fino a " mangiarsi" tutta l'energia cinetica,
Si arriva quindi al punto Xb dove il corpo � fermo per un solo istante
in equilibrio instabile , non so se nel senso usuale del termine.
Evidentemente l'energia cinetica accumulata spinge in alto il libro
fino ad oltrepassare il punto Xg e poi fermarsi di nuovo in un punto
Xa
Ora il punto � questo:
Mi pare impossibile che il libro ritorni in cima a molla distesa,
ritengo che il punto Xa sia semplicemente un p� pi� alto di Xg, e
quindi ritornando ad ogni ciclo in un punto Xa sempre pi� basso il
moto sia si oscillatorio ma comunque smorzato.
In sostanza il moto si ferma anche senza le forze dissipative ( che
comunque accellerano il fenomeno).
ciao
Vanni luciano
Received on Thu Nov 15 2001 - 00:35:57 CET
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