Elio Fabri wrote:
>
> Remigio Zedda ha scritto:
> > Nel caso in esame di libro-tavolo non si devono e non si possono
> > confondere le forze attive con le forze reattive: attiva e` quella
> > del libro, reazione e` quella del tavolo. E non c'e` alternativa.
> > Son ben diverse e distinte, sia a livello "universitario", sia a
> > livello di "profani" come dici tu.
> E io non ho capito, a nessun livello.
> Intendi nel senso della distinzione tra "forze attive" e "reazioni
> vincolari"?
> Se e' cosi', quelle che dici sono entrambe reazioni vincolari.
> L'unica forza attiva e' il peso, cioe' l'attrazione della Terra sul
> libro.
> Oppure?
> --
> Elio Fabri
> Dip. di Fisica "Enrico Fermi" - Univ. di Pisa
> Sez. Astronomia e Astrofisica
> ------------------------------------
Si, e` come dici tu Elio.
Anche se secondo me in questo contesto la distinzione
forse crea ancora piu` confusione, la distinzione che
si fa nei corsi di meccanica analitica e` la seguente: le
forze attive vengono assegnate come funzioni dell'atto
di moto (cioe` posizioni e velocita` compatibilmente con
i vincoli) del sistema, le forze reattive
sono invece dovute alla presenza di vincoli e NON sono
assegnate come funzioni dell'atto di moto del sistema.
Per determinarle (a posteriori dopo avere risolto il moto) ]
e` necessario, oltre a specificare il vincolo
geometricamente, anche assegnare un'ulteriore caratterizzazione
delle forze rispetto al vincolo (es. il principio dei vincoli
ideali della meccanica Lagrangiana, il principio di Gauss o
roba simile).
Quindi considero il sistema tavolo libro, assunti entrambi corpi
rigidi, il tavolo fisso in un riferimento inerziale, e
per comodita` pensando il libro come un punto materiale
e il tavolo come un piano infinito.
Devo immaginare di variare l'atto di moto del libro in tutti
i modi possibili compatibili con il vincolo unilatero dato
dal tavolo. Il punto materiale puo` occupare un semispazio
delimitato dal tavolo.
L'unica forza attiva e` data dalla forza di gravita`
(che e` comunque una funzione costante) sul punto materiale.
Le forze reattive sono due e si esercitano in virtu` del vincolo:
la forza che il punto materiale esercita sul tavolo e la sua
reazione dovuta al tavolo sul punto.
La caratterizzazione piu` semplice che posso dare e` quella
di vincolo ideale che significa che le forze sono normali
al tavolo (oppure posso introdurre un cono d'attrito...)
Se pero` assumi che il tavolo si deformi e cosnideri il tavolo,
non come un vincolo ma come un oggetto dinamico di cui
si deve determinare l'evoluzione tanto quento il punto,
e quindi assegni la relazione sforzo-deformazione,
la forza che il tavolo esercita sul libro diventa una forza
attiva per definizione (anche se bisogna passare alla meccanica
dei continui a meno di non pensare il tavolo come una molla
come hai fatto tu).
In definitava la distinzione non e` di carattere fisico, ma e`
piu` che altro di carattere matematico, esprime quello che noi
conosciamo sulla natura della forza. In linea di principio
non c'e' distinzione tra forze attive e reattive dal punto di
vista fisico, la distinzione e` dovuta al fatto che per quelle
reattive, alle nostre scale macroscopiche, e` piu` comoda
la parziale caratterizzazione tramite un vincolo geometrico.
Ciao, Valter
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Valter Moretti
Dipartimento di Matematica- Universita' di Trento
moretti_at_science.unitn.it
http://alpha.science.unitn.it/~moretti/home.html
Received on Fri Nov 16 2001 - 10:58:30 CET