argo ha scritto:
> On Oct 21, 4:26�am, no_spam_at_no_spam.com (Aleph) wrote:
Seconda parte.
Questo mi era sfuggito
...
> Innanzi tutto non si parla di energia ma si parla di densita' di
> energia o meglio di rapporti di densita' di energia rispetto alla
> densita' critica.
Quando si danno le percentuali sul totale del contenuto materiale presunto
dell'Universo, disaggregato per le varie componenti di massa-energia, si
parla, appunto, di percentuali (numeri puri) non di densit� di energia.
Il fatto poi che, passando dalle perentuali ai valori assoluti, la densit�
media di energia dell'Universo, contemplata dal modello di concordanza,
sia uguale a quella critica � vero ed � un dato fondamentale, ma si trata
di un altra cosa.
...
> La DM ha moltissime interpretazioni dal punto di vista di fisica delle
> particelle.
Le interpretazione che dici, a partire dai primi anni ottanta dello scorso
secolo si sono succedute a decine, con m.o. prima "calde", poi "fredde",
poi "tiepide" (nonch� vari mix tra loro), e decine di "candidati" al ruolo
di particella "oscura"; tuttavie tali interpretazioni sono posteriori
all'introduzione della materia oscura (o meglio della "massa mancante") in
astrofisica, che risale agli anni '30 dello scorso secolo ad opera di
Fritz Zwichy.
Ci tengo a precisarlo perch� la maniera in cui stai presentando
l'argomento potrebbe far ritenere che ci sia stata una convergenza
indipendente della cosmologia e della fisica delle particelle nel
postulare questo ingrediente esotico, mentre la realt� storica dice che
questo genere di proposta � piombato dall'esterno nel mondo dei teorici
delle particelle e ne ha stimolato alcune speculazioni, anche se poi si �
fuso con esigenze che promanavano dall'interno della logica di sviluppo di
quella disciplia, come ad esempio la supersimmetria.
> Mai sentito parlare del 'WIMP miracle'?
No, � la prima volta: ho sempre sentito parlare di Wimp e basta.
Cos'� il neutralino non va pi� bene?
> Prendi una particella neutra,
> non colorata, stabile su scale cosmologiche di massa alcune centinaia
> di GeV che inizialmente era in equilibrio termico con accoppiamenti
> tipici elettrodeboli, allora troverai automaticamente la giusta
> abbondanza di DM:
> Omega_m~0.2 pb/<sigma v>
Non ne so nulla, ma da come esponi sinteticamente la questione ci troviamo
di fronte all'ennesimo ragionamento ad hoc che viene proposto per
raggiungere un obbiettivo preasegnato (il 23% circa di m.o. richiesta in
ambito cosmologico).
Come proposta speculativa pu� anche andar bene, peccato per� che questa
particella nessuna l'abbia ancora scoperta.
Considera inoltre che anche una volta scoperta una particella elementare
con le giuste caratteristiche per fungere da candidato, mostrare sul piano
osservativo che essa � presente nell'Universo e negli oggetti cosmici
(dagli ammassi di galassie, fino alle galassie nane) con l'abbondanza
cercata � tutto un altro paio di maniche.
...
> DM e DE non sono speculazioni bensi' fatto concreti che si basano su
> molte osservazioni indipendenti.
Allo stato il tuo mi sembra pi� che altro un atto di fede.
> Dalla nucleonsintesi
La nucleosintesi?
Puoi essere pi� chiaro?
> all'emissione di raggi X delle galassie,
Recentemente un lavoro di Lingenfelter et al. pubblicato su Physical
Review Letters (103,3), basato su osservazioni compiute con il satellite
Integral, mostra chiaramente che l'emissione gamma del centrodella
Galassia (e zone limitrofe) non c'entra nulla con la materia oscura.
> dalla
> funzione a due punti della CMB
Le osservazioni del CMB (preso da solo) sull'energia oscura non dicono
nulla, tant'� vero che l'introduzione di questo "ingrediente" in
Cosmologia deriva da un'altra classe di osservazioni.
Lo studio del CMB ha consentito, tramite il posizionamento del primo picco
acustico nello spettro di fluttuazioni di temperatura, di accreditare la
piattezza dell'Universo (Omega_o = 1), ma mi pare che questo risultato sia
stato recentemente contestato.
E comunque su questo punto, torno a dire, aspettiamo Planck.
> al weak lensing,
Misura estremamente indiretta e delicata, anche se si fa: c'� un recente
lavoro di due giapponesi al telescopio Subaru che ha analizzato con questo
metodo la distribuzione di materia oscura in 25 ammassi di galassie; ma
anche qui una volta stabilita la deformazione delle galassie di sfondo da
parte del campo gravitazionale degli ammassi (cosa tutt'altro che facile)
capire quale parte dell'effetto sia dovuta alla materia ordinaria e quale
alla materia oscura � problematico.
> dal redshift delle
> supernovae
Che c'entra il redshift delle supernovae?
Ci� che viene studiata � la luminosit� apparente delle Supernovae IA ad
alto redshift.
Su questo punto sono stati prodotti negli anni molti lavori che pongono
interrogativi sulla bont� di tali oggetti come candele standard affidabili.
Intanto non si conosce bene neppure il meccanismo fisico da cui s'innesta
l'esplosione di queste supernovae (accrescimento di materia su una nana
bianca da una stella compaguna o fusione di due nane bianche?) e poi ci
sono studi sull'anisotropia del fronte d'onda, dubbi sulla presenza di
eventuali effetti evolutivi (le stelle pi� lontane sono, pi� sono
vecchie), etc.
> alla evoluzione della densita' spettrale della materia,...
Qui non capisco a cosa stai facendo riferimento.
> C'e' una grande quantita' di dati e di persone che li analizzano e
> tutto punta nella stessa direzione, che piaccia o no.
> Questi sono
> fatti.
Questa � una tua interpretazione semplicistica e a mio parere
assolutamente acritica di una congerie sterminata di dati osservativi
molto complessi da maneggiare e spesso in conflitto tra loro.
Inoltre ci� di cui stiamo discutendo rappresenta solo la prima parte della
storia dal punto di vista della Cosmologia e dei suoi oggetti di studio:
la determinazione del contenuto materiale dell'Universo.
Pi� o meno a partire dal punto finale della bella spiegazione di Fabri su
cos'� un modello cosmologico, comincia il lavoro degli specialisti in
simulazioni al computer per cercare di riprodurre la morfologia
dell'Universo osservato su vasta scala e la formazione e la distribuzione
di oggetti cosmici e della loro strutturazione in termini di ammassi di
galassie, filamenti, pareti, vuoti cosmici, etc.
Da questo punto di vista il modello di concordanza a materia oscura fredda
mostra una serie sempre pi� cospicua di punti critici: profili di densit�
divergenti nel centro delle galassie, mancanza di una quantit�
numerosissima di galassie che dovrebbero essere composte quasi
esclusivamente di materia oscura, presenza di numerose galassie gi� molto
grandi in epoche assolutamente remote, etc. (c'� dell'altro ma adesso, a
memoria, non ricordo)
...
> Per la DM il realta' il problema e' semplicemente osservativo e
> dovrebbe essere risolto ad LHC una volta che la DM e' prodotta in
> abbondanza (ad esempio se si scoprisse la supersimmetria sarebbe
> automatico avere un neutralino come dark-matter).
Qui ti lanci in personali previsioni sul futuro sulle quali, non
disponendo di una palla di vetro funzionante, non ho molto da commentare.
Vedremo.
Saluti,
Aleph
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Received on Fri Oct 22 2010 - 11:13:25 CEST