Riprendo questo thread che si era estinto, perche' vedo che avevo
annotato di dovere una risposta su un punto specifico.
Remigio Zedda ha fatto notare che avevo scritto:
>1. La forza del tavolo sul mattone e' uguale si' al peso del mattone, ma
>solo perche' e finche' questo e' fermo (accel. nulla). Allora so che la
>risultante delle forze *agenti sul mattone* deve essere nulla, quindi la
>forza dovuta al tavolo e' in modulo uguale a quella dovuta alla Terra
>(peso del mattone).
>2. Di conseguenza, stavolta si' per il terzo principio, la forza che il
>mattone esercita sul tavolo e' uguale al suo peso.
>Se invece il mattone cade e urta il tavolo, 1. non vale piu', perche' il
>mattone e' accelerato vero l'alto; invece 2. vale ancora. Ma entrambe le
>forze fra tavolo e mattone sono molto maggiori del peso di questo.
e che questo e' sbagliato.
Infatti. Ovviamente scrivendo "2. vale ancora" volevo soltanto dire
"vale ancora il terzo principio", non certo che anche in questo caso la
forza del mattone sul tavolo e' uguale al suo peso.
In passato avevo la buona abitudine di preparare off-line le mie
risposte. Poi ho rinunciato perche' non ce la facevo, e di conseguenza
e' piu' facile che scappino dei riferimenti sbagliati tra una frase e
l'altra.
Per il resto, mi pare di non aver niente da aggiungere.
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Elio Fabri
Dip. di Fisica "Enrico Fermi" - Univ. di Pisa
Sez. Astronomia e Astrofisica
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Received on Sat Oct 20 2001 - 10:34:02 CEST