Re: Red shift e conservazione energia

From: Elio Fabri <fabri_at_df.unipi.it>
Date: Sat, 20 Oct 2001 11:49:18 +0200

Giuseppe Pipino ha scritto:
> Premetto che non sono un esperto. Provo tuttavia a fornirti il mio punto di
> vista nella speranza che gli esperti intervangano per chiarirci le idee.
Arrivo un po' tardi, ma meglio tardi che mai...

La prima cosa che mi viene in mente di dire e' che entrambi commettete
un errore fondamentale: quello di applicare idee della fisica newtoniana
all'Universo come un tutto.
Infatti papesatan scrive:
> Se le galassie si allontanano relativamente a velocit� SEMPRE CRESCENTE in
> funzione del tempo a causa dell'espansione dell'Universo, si pu� anche dire
> che la energia cinetica di queste masse aumenta DA SOLA a causa della
> espansione dell'Universo?
Cioe' pensa all'espansione come se avvenisse in uno spazio *dato*, dove
le galassie si muovono come i palloni si muovono nell'ambiente cui siamo
avvezzi.
Io non userei neppure l'espressione "le galassie si allontanano
relativamente a velocit� SEMPRE CRESCENTE", che appunto presuppone
quanto ho appena detto.

Lo stesso vale per GP, che scrive:
> Supponiamo che il big bang abbia avuto origine nel punto O all'istante t=0.
> In tale istante, l'universo, di massa Mo, per qualche motivo, (instabilit�)
> comincia ad espandersi.
> Consideriamo allora un sistema di assi cartesiano con origine in O.
> ...
Punto O, sistema di assi... Tutto privo di senso su scala cosmologica,
se si accetta la RG.
Naturalmente uno e' anche padrone di non accettare la RG, ma allora ha
l'obbligo scientifico di mostrare come spiega tutto cio' che la RG
spiega correttamente.
E soprattutto deve essere sicuro di saper collegare i risultati delle
osservazioni con i suoi ragionamenti (v. dopo)

Un dettaglio: la legge di Hubble *non vale* a grandi distanze, quando il
redshift diventa dell'ordine di 1. Percio' un calcolo basato su quella
legge non funziona.

Sarebbe anche il caso di osservare (anche se questo riguarderebbe un
thread in corso in it.scienza) che tutto quanto si dice oggi circa
espansione che accelera o no, non e' ricavato puramente e semplicemente
dai dati di osservazione, ma e' una deduzione indiretta, in cui i
modelli cosmologici della RG entrano in modo determinante. Quindi non ha
alcun senso ragionarci *fuori* della RG.

Cerco di spiegare un po' meglio questo punto.
Si fanno alcune osservazioni (sulle disomogeneita' della radiazione di
fondo, o sulla luminosita' di supernovae lontane). Si assume che la RG
sia valida, con alcuni parametri incogniti (densita' di materia,
costante cosmologica). Si cerca quali valori dei parametri incogniti si
accordano meglio con le osservazioni.
Puo' accadere (e' quello che si e' sentito di recente) che il migliore
accordo, pero' con grandi incertezze, si ottenga per valori che
corrisponderebbero a un'espansione accelerata.
Allora sui media appare la sintesi: "l'espansione dell'Universo sta
accelerando". E i poveretti "non esperti" vengono tratti in inganno, e
tendono a interpretare questa frase in un modo che non ha niente a che
vedere col suo reale significato...
-- 
Elio Fabri
Dip. di Fisica "Enrico Fermi" - Univ. di Pisa
Sez. Astronomia e Astrofisica
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Received on Sat Oct 20 2001 - 11:49:18 CEST

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