In passato ho trovato diversi articoli che parlano che Newton era contrario
all'etere e si trovano nell'opera definita anticartesiana "Philosophiae
Naturalis Principia Mathematica (1687). Lo spazio deve essere vuoto sede di
non meglio identificate Forze. Newton, nel suo trattato di ottica giustifica
che per spiegare i moti regolari e perpetui dei pianeti e delle comete, �
necessario svuotare i cieli da tutta la materia. Con la sparizione
dell'Etere ridar� forza alla teoria corpuscolare della luce.
Ma nell'articolo presente nel libro " Il cuore oscuro dell'universo di
Lawrence M.Krauss ed.AME 1990 pag. 29."
Parla invece che Newton fa uso dell'etere per spiegare il meccanismo della
luce. Pur credendo che la luce fosse formata da particelle, ipotizz� che le
particelle di luce provocassero delle vibrazioni in un mezzo, producendo
onde che trasportavano la luce conducendola ad impulsi alla facile
riflessione e alla facile trasmissione per spiegare fenomeni ondulatori
quali i famosi anelli di Newton da lui stesso osservati.
Ma allora era contrario o no all'etere?
A chi si deve dare ragione?
Grazie per l'eventuale delucidazione.
Leonardo
Received on Mon Oct 08 2001 - 06:02:10 CEST
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