<XnospamXpittori_at_libero.it> ha scritto nel messaggio
news:1001508926368.1001508926368_at_inwind.it...
> > > No, per me la forza centrifuga non è una forza fantasma, ma è
l'unica forza<BR>
> > > attiva.<BR>
> Se sei tu a tenere in mano la cordicella allora la f.centifruga ti sembra
una forza attiva (quella del terzo principio). Se il sasso sei tu, e' la
forza centripeda che ti sembra quella attiva. Ad occhio questo sembra
proprio il principio di relativita'. Dipende dal sistema di riferimento in
cui ti trovi
??? Se io sono il sasso mi sembra attiva la forza centripeta ???
Infatti se io sono in una macchina che prende una curva mi sento tirato
verso il centro della curva... non verso l'esterno...
Ma scherzi ? Sia tenendo in mano la fionda, sia essendo sull'auto, la forza
� *sempre* verso l'esterno !
E l'attrito (o il vincolo) che mi tiene sulla strada � la reazione.
E' ultra-stra-ovvio !
> > Il sasso per suo conto (per inerzia) andrebbe diritto, ma cosi'
facendo<BR>
> > tende ad allungare la corda [...]
> questa spiegazione la preferisco anch'io.
> Sul mio libro, ormai antico, di fisica si faceva l'esempio di un oggetto
appoggiato sul cruscotto di un'auto in curva.
> Se il cruscotto e' liscio (quindi niente attrito, quindi niente reazioni
vincolari) l'oggetto e la macchina tendono ad avere due moti diversi (o i
loro centri di massa, se vogliamo semplificare).
> Visto dall'interno dell'auto, l'oggetto inizia improvvisamente ad
accellerare verso l'esterno.
> Visto dall'oggetto, e' la macchina che gli scivola sotto verso il centro
della curva.
Questo � ovviamente un moto apparente, dovuto al fatto che l'oggetto ha una
massa minore dell'auto e quindi � pi� accelerato dell'auto. Ma questo
ovviamente non significa che l'auto ha un'accelerazione centripeta (con la
t) !
Scegliendo il sistema di riferimento relativo all'oggetto, considerato
fisso, sul cruscotto, si prenderebbero degli abbagli colossali.
Il sistema di riferimento corretto deve comprendere tutti i corpi in gioco e
dev'essere relativo a ci� che � realmente fermo (ossia la strada), non certo
il portachiavi sul cruscotto !
> Visto dalla strada, l'oggetto continua ad andare lungo la sua traiettoria
rettilinea, mentre la macchina gli scivola sotto curvando.
> Se l'oggetto e' in qualche modo vincolato, tendera' a sottrarsi a questo
vincolo tentando di andare lungo la tangente della traiettoria curva (forza
centrifuga. nota che il moto che *vorrebbe* avere l'oggetto e' lungo la
tengente, per far questo l'accelerazione dovra' essere perpendicolare alla
curva) mentre il vincolo tendera' a trattenere l'oggetto(forza centripeda).
In definitiva sei d'accordo con me o no ? Sembrerebbe di s� da quello che
dici.
> Dire forza centrifuga vuol dire massa*accelerazione. Cio' significa che la
forza centrifuga altro non e' che l'azione dell'accelerazione che nasce dal
cambio di traiettroia della macchina(rispetto al sistema di riferimento
*fisso* che potrebbe essere la strada), per la massa dell'oggetto.
> Il fatto che la forza centifuga sia perpendicolare alla tangente della
traiettoria circolare, deriva semplicemente dal fatto che la derivata del
vettore velocita' del moto circolare uniforme e' tangente alla velocita'
stessa.
>
>
> Nota che se, nel caso del sasso, il filo si rompe improvvisamente, il moto
del sasso cessa di essere circolare, non esiste piu' una forza che lo spinge
lungo il *raggio* della circonferenza ed il suo moto diventa improvvisamente
rettilineo ed uniforme.
>
> > <BR>
> > Ho paura che questo discorso "eterodosso" riuscira' ostico a molti,<BR>
> > perche' non si fa mai riflettere che il semplice moto circolare
uniforme<BR>
> > con forza centripeta sul sasso ecc. e' il risultato finale di un<BR>
> > transitorio, in cui forze e deformazioni cambiano fino ad aggiustarsi
al<BR>
> > modo solito.<BR>
>
> Si, nelle spiegazioni semplicistiche si perde l'effetto del transitorio
che, in questo caso, viene continuamente generato in ogni punto del moto.
>
> Comunque, il discorso puramente cinematico deriva direttamente dal
principio di relativita' dei moti di Galileo. Le importantissime
implicazioni dinamiche, che danno la spiegazione del perche' il sasso vuole
andare dritto e la corda lo trattiene, ci fanno ricordare la frase di
quell'impiegato dell'ufficio brevetti che un giorno disse "tutto e'
relativo, dipende dal punto in cui l'osservi"
>
> Alessandro
>
> (un aspirante sotto-vice-scopino dell'ufficio brevetti) :-)))
>
>
>
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Received on Sat Sep 29 2001 - 12:40:19 CEST