Re: Orbite, astronautica e astrodinamica

From: Castel Chariot <matteo.b_at_tiscalinet.it>
Date: Fri, 28 Sep 2001 23:01:32 GMT

"Elio Fabri" <fabri_at_df.unipi.it> ha scritto nel messaggio
news:3BB2F5F2.F552DE81_at_df.unipi.it...
> Belfagor Arcidiabolo ha scritto:
> > Ma come riescono a calcolare carambole tipo
> > la missione Galileo (fionda sul sole e poi 12 orbite
> > gioviane ellittiche tutte diverse rimpallate da
> > un satellite all'altro?!? Vabb� che hanno dei
> > calcolatori che levati, ma...)
> Non sono affatto un esperto, ma direi che ci sono due problemi distinti:
> a) Trovare il modello matematico adeguato. In pratica, capire quali
> forze sono da mettere in conto: puo' darsi che non bastino le sole forze
> gravitazionali, ma occorra ad es. tener conto della pressione della
> radiazione solare.

La pressione solare non � molto importante in genere, soprattutto se le
sezioni della sonda sono piuttosto piccole ( cosa sempre vera a meno che si
abbia una vera vela spaziale ) e soprattutto se non si � troppo vicino al
sole, visto che a occhio e croce anche il vento solare diminuir� col
quadrato della distanza.

> Ma potrei dire una fesseria. O magari correzioni
> relativistiche, ma non credo proprio.

No, no, si va a poche decine di chilometri al secondo

> Le forze gravitazionali sono perfettamente note, perche' le posizioni di
> pianeti e di asteroidi maggiori (ove occorressero) sono ben conosciute,
> in funzione del tempo.
> b) Una volta scritte le eq. differenziali "giuste", non resta che
> integrarle numericamente. Non e' una cosa banale, e chi non abbia
> sufficiente esperienza puo' cadere in numerosi trabocchetti. Questo mi
> sento in dovere di dirtelo, visto che mi pare di ricordare che ti sei
> gia' dilettato a fare di questi conti.


Non serve l' integrazione numerica, almeno se non si considerino particolari
disturbi, e i calcoli non sono nemmeno cos� difficili
Received on Sat Sep 29 2001 - 01:01:32 CEST

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