Re: RG - chiarimenti su caduta libera

From: gino-ansel <ginoselmi_at_libero.it>
Date: Sat, 12 Feb 2022 04:14:52 -0800 (PST)

Il giorno venerdì 11 febbraio 2022 alle 15:25:03 UTC+1
Elio Fabri ha scritto:

> continuo a credere che quando nasce un problema nuovo, un fatto
> sperimentale imprevisto (quella che ora è di moda chiamare "nuova
> fisica") la strada non possa essere sempre e solo modificare
> (complicandole) le teorie esistenti, progettare acceleratori o altri
> strumenti sempre più complessi e costosi.
> Solo che la possibilr alternativa (fermarsi a pensare, ragionare coi
> colleghi) ha una controindicazione: non si presta a "pubblicare".
> Conosci il detto "publish o perish"?

concordi con quanto scrive Lee Smolin in "la rivoluzione incompiuta di Einstein"

> Però gli approcci dominanti non hanno niente di rivoluzionario: sono
> tentativi di vedere le particelle come composte di strutture più
> complicate (le stringhe) oppure di quantizzare lo spazio-tempo (la
> LQG).
> Personalmente non credo che produrranno risultati. Per le stringhe
> abbiamo già una specie di prova: è un campo di ricerca aperto da 60
> anni, e ha prodotto solo complicazioni sempre crescenti; mai nessun
> risultato sperimentalmente verificabile.

idem (e, per Luca, Smolin era un sodale di Rovelli, quello della LQG)

> Avrai capito che sto pensando ai computer quantistici.

come informatico "gestionale" del secolo scorso, domando se potrebbero
essere utili anche "gestionalmente" quindi a scopi "organizzativi" più che
di calcolo (per quanto da molto tempo meno si organizza cioè meno si
semplificano le attività umane, più si guadagna)

> Si trattava semplicemente di progettare e costruire il primo computer
> "made in Italy".
> Il primissimo esemplare, entrato in funzione alla fine del 1957, se
> visto con gli standard attuali faceva semplicemente pena. Memoria
> minuscola, esecuzione lentissima, input e output primitivi...
> Però appena entrato in funzione poté essere usato per una varietà di
> applicazioni scientifiche, in diversi campi: geofisica, chimica
> teorica, mineralogia, meccanica quantistica.
> Era insomma quello che si chiama (l'ho già scritto) un *computer
> universale*.
> Ai ricercatori che lo usarono come minimo fece rispamiare un sacco di
> tempo e di errori.

quindi niente utilizzo "gestionale" e prima del P101 Olivetti, immagino fosse
https://www.cnr.it/it/comunicato-stampa/4868/compie-50-anni-il-primo-computer-made-in-italy
comunque un mostro di potenza anche quando cominciai a lavorare io
(usavo i vecchi elettromeccanici IBM della seconda guerra mondiale,
quindi niente elettronica, però i successivi IBM elettronici ne ricalcavano
la filosofia)
Received on Sat Feb 12 2022 - 13:14:52 CET

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