Re: Atomo

From: Antonello Scardicchio <a.scardicchio_at_libero.it>
Date: Wed, 26 Sep 2001 06:27:06 GMT

Ciao Marco,

grazie per aver postato una bella lista di referenze. Non mi vedevo a
cercare nella bibliografia di qualche articolo di rivista...

Veniamo a noi.

> > Corretto. L'avrei detto anch'io. Lo spettro continuo � necessario per un
> > decadimento.
> >
>
> Anch'io avrei detto che ci voglia uno spettro continuo per avere un
> decadimento. Ma date un'occhiata alle seguenti refs.
>
> G. Barton, Proc. Roy. Soc. A320, 251 (1970); A410, 141 (1987); A410, 175
> (1987);
>
> P. L. Knight and P. W. Milonni, Opt. Comm. 9, 119 (1973);
>
> M. R. Philpott, Chem. Phys. Lett. 19, 435 (1973)
>
> che studiano appunto l'emissione spontanea tra specchi. La rate e' data
> dall'equazione (momento di dipolo di transizione parallelo ai piani degli
> specchi e atomo posizionato in z=z0:
>
> A=(3\pi/2*k0*L)A21
> sum(n=1,N)[1+(n^2*\pi^2)/(k0^2*L^2)]sin^2[n\pi*z0/L-n\pi/(k0*L)]
>
> dove A21 e' la rate di decadimento nello spazio libero. L e' la distanza
tra
> gli specchi. Da notare che, in base all'espressione precedente,
l'emissione
> spontanea puo' essere soppressa. Gli specchi sono considerati infiniti
(Lx,
> Ly->oo).

Non � detto che se lo spettro � discreto il sistema non possa avere una
regione esponenziale ma ci deve essere un tempo di ricorrenza di Poincar�,
dopo il quale il sistema deve ripopolare lo stato iniziale. Tra l'altro il
fatto che in due delle tre direzioni L\to\infty implica che lo spettro �
continuo.


> Per un sistema a due livelli l'esperimento piu' famoso resta W. H. Itano,
D.
> J. Heinzen, J. J. Bollinger and D. J. Wineland, Phys. Rev. A 41, 2295
> (1990); 43, 5186 (1991). Ma e' stato soggetto a forti critiche
> interpretative (Vd. per es. H. Nakazato, M. Namiki and S. Pascazio, Int.
J.
> Mod. Phys. B10, 247 (1996))

Si, ricordo, in quel periodo segu� un seminario di Pascazio. Il problema era
che c'era un effetto di ripopolazione dello stato iniziale, puramente
probabilistico (dato dalla catena di Wiener) e quindi niente a che vedere
con Zeno.


> Un esperimento recente sull'effetto Zenone quantistico e' riportato in M.
> C. Fisher, B. Gut\'erriez-Medina and M. G. Raizen, Phys. Rev. Lett. {\bf
> 87}, 040402 (2001).

Si, l'ho letto.

> L'articolo di Chiu, Misra e Sudarshan su PRD 16, 520 (1977) si intitola
> proprio "Time Evolution of Unstable Quantum States and a Resolution of
> Zeno's Paradox". Quindi presumo che la connessione tra Zenone e l'effetto
> scoperto da Misra e Sudarshan sia stata immediata.

L'articolo principe sull'effetto Zeno � per� solo di Misra e Sudarshan (se
non ricordo male un JMP) ma non so di quale anno. Forse proprio del 1977,
quindi sulle date potresti avere pienamente ragione tu.


> Un buon riferimento in italiano e' P. Facchi e S. Pascazio, "La Regola
d'Oro
> di Fermi", Bibliopolis.

Gli autori me ne hanno fatto gentile omaggio. Tra l'altro Pascazio � il mio
relatore di tesi ed � veramente molto affabile. Facchi anche pi�, se
possibile. Il libro viene fuori dal lavoro della tesi di laurea di Facchi ed
� un bel lavoro.

> Ciao,
>
> Marco Frasca

Ciao,
Antonello.

Ah Marco, ricordo di aver letto un paio di tuoi lavori e pu� darsi che abbia
qualcosa da chiederti. Posso? (Potr�, devo riprenderli).
Received on Wed Sep 26 2001 - 08:27:06 CEST

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