17.09.2001
Un nuovo effetto Casimir
Due o pi� cavit� alterano le onde associate alla materia circostante
che si trova sotto forma di fermioni non interagenti
Un gruppo di fisici della University of Washington, a Seattle, e del
Forschungszentrum Juelich tedesco ha proposto che anche gli spazi
vuoti possano esercitare una forza uno sull'altro, attraverso
l'azione della materia circostante. L'effetto, descritto in un
articolo pubblicato su �Physical Review Letters�, � simile al pi�
tradizionale effetto Casimir, la leggera attrazione tra due piastre
metalliche nel vuoto. In quest'ultimo caso, i campi elettrici
normalmente presenti nel vuoto esercitano una forza tra le due
piastre ma, poich� le onde elettromagnetiche pi� lunghe della loro
separazione non possono penetrare nell'intercapedine, lo squilibrio
le spinge una verso l'altra.
Nell'effetto appena proposto, due o pi� cavit� (regioni di spazio
vuoto) alterano le onde associate alla materia circostante che si
trova sotto forma di fermioni non interagenti, come un gas di
elettroni. Per esempio, consideriamo due sfere vuote separate da un
mare di elettroni che, secondo la meccanica quantistica, possono
essere descritti come onde. Se le lunghezze d'onda degli elettroni
sono confrontabili con le dimensioni delle sfere, allora pu� esserci
una forza fra gli spazi vuoti. Le sfere, anche se sono separate,
possono interagire, perch� le onde associate agli elettroni
rimbalzano avanti e indietro tra esse. Che le sfere si attraggano o
si respingano dipende dall'effetto globale delle onde di materia.
Dimostrare questo fenomeno rischia per� di essere un compito arduo.
Un possibile tentativo potrebbe essere quello di immergere molecole
di C60, fullereni, in mercurio liquido. I fullereni sono
effettivamente sfere cave, che potrebbero legarsi tra loro attraverso
l'azione degli elettroni di conduzione del metallo. A rendere
leggermente pi� semplici gli esperimenti contribuisce poi il fatto
che questo nuovo effetto potrebbe agire a distanze superiori anche a
quelle delle forze di van der Waals.
Fonte: [ www.lescienze.it ]
Received on Tue Sep 18 2001 - 18:56:58 CEST
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