Re: Che strana la gravità

From: Elio Fabri <fabri_at_df.unipi.it>
Date: Mon, 27 Aug 2001 12:03:40 +0200

Remo ha scritto:
> Sono uno studente del primo anno delle superiori.
> Abbiamo appena studiato la forza di gravit�.
> A me la cosa pare cos� strana. Tutte le masse si attirano.
> Perch� mai? Pare che ogni "cosa" per il solo fatto di esistere tenda ad
> unirsi a tutte le atre cose, di qualsiasi tipo o materia siano.
> Il mio professore mi ha detto che in fisica non devo chiedere il perch�
> delle leggi, o almeno non devo chiederlo troppe volte.
> Io non credo di essere d'accordo.
> Se chiedo perch� le foglie sono verdi posso arrivare a scoprire la
> clorofilla.
> Allora: perch� le masse si attirano? E' una cosa cos� grossa che deve
> esserci una risposta.
> Scusate,se questa � una sciocchezza.
Non e' una sciocchezza: e' una domanda seria, ma e' la risposta che e'
molto difficile, perche' investe non solo la fisica, ma la filosofia, la
storia della scienza, ecc.
Vediamo che cosa sono capace di dirti...

Quando Newton propose la sua teoria della gravitazione universale, aveva
ben presente il tuo problema, e la sua posizione e' riassunta in una
famosa frase: "hypotheses non fingo". Ossia: non provo a proporre delle
spiegazioni del perche' le cose vanno cosi'; mi limito a osservare che
se assumo valida la mia legge, spiego un sacco di cose.
Per te e' un po' presto per cogliere tutta l'importanza dell'idea di
Newton, e posso solo accennarti di sfuggita che cosa riusci' a spiegare
con l'idea della grav. universale:
- il moto dei pianeti (le leggi di Keplero erano gia' note, ma solo come
fatto empirico, risultante dalle osservazioni)
- il moto delle comete: nessuno sapeva cosa fossero le comete; N. seppe
prevedere che una cometa (quella di Halley) sarebbe ritornata di li' a
poco; purtroppo per lui, era gia' morto quando la cometa riapparve, ma
aveva pienamente ragione
- lo schiacciamento della Terra: ai suoi tempi non erano ancora sicuri
che la Terra fosse schiacciata: N. disse anche quanto doveva essere
schiacciata, a causa della sua rotazione; le misure successive gli
diedero ragione
- la precessione dell'asse di rotazione della Terra
- le maree
- altre cose piu' complicate, che ometto per brevita'.

Ora quando uno, in un solo libro, prevede o spiega tutte queste cose,
non devi dire che la sua teoria e' giusta? Anche se non ha detto
"perche'" i corpi si attraggono?

Il tuo prof ha ragione (e nota che non ha detto che non devi chiedere il
perche', ma solo che non devi chiederlo troppe volte). Ma anche tu hai
ragione: se non ci si chiede mai "perche'?" o meglio: "che cosa ci sta
sotto?" non si va avanti.
Ma la raccomandazione del prof riguarda la necessita' di evitare un
atteggiamento "finalistico", come era comune nella scienza
pregalileiana, di derivazione aristotelica: le cose accadono *per uno
scopo*. I gravi cadono perche' tendono al loro luogo naturale, ecc.
Questo atteggiamento non portava a niente.

Il tuo perche' e' lo stesso che si pose Einstein, secoli dopo. O meglio,
la sua questione era piu' specifica: Galileo ci ha mostrato che tutti i
gravi cadono con la stessa accelerazione. Perche'? Che ci sta sotto?
Si mise a pensare, e se ne usci' con una possibile risposta: non sara'
che cadono cosi' perche' tutti sono influemzati allo stesso modo dalla
curvatura dello spazio-tempo? (naturalmente non ci e' arrivato dalla
mattina alla sera...).
E cosi' scopri' la Relativita' Generale.
Se non si fosse chiesto quel perche', ma si fosse limitato a dire "bene,
i gravi cadono con la stessa accelerazione; cosi' e', e non debbo
chiedermi altro" la RG non sarebbe mai nata.

Capirai meglio col tempo che la scienza e' un complicato e sottile gioco
fra prendere atto dei fatti come sono, e cercare dei perche'. I grandi
scienziati non sono tanto quelli che sanno dare le risposte giuste,
quanto quelli che si sanno porre le domande giuste...

Buon divertimento
-- 
Elio Fabri
Dip. di Fisica "Enrico Fermi" - Univ. di Pisa
Sez. Astronomia e Astrofisica
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Received on Mon Aug 27 2001 - 12:03:40 CEST

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