<scivetti_at_libero.it> ha scritto nel messaggio
news:3B7E42B0.19B652CB_at_libero.it...
[...]
> Se l'attrazione gravitazionale decresce con l'aumentare della distanza
> ma non si annulla, il sasso proseguir� la sua corsa soggetto ad una
> forza gravitazionale sempre pi� debole, ma sempre presente.
> In altre parole il moto del sasso non dovrebbe lentamente rallentare
> perch� frenato dalla pur debole ma sempre presente attrazione
> gravitazionale e quindi prima o poi fermarsi e ritornare indietro e
> ricadere sulla terra ?
Ai tempi del liceo avevo pure io lo stesso dubbio. Lo capisci dopo,
se studi gli integrali e le serie: una somma di infiniti termini
pu� avere un valore finito, se i termini decrescono rapidamente.
Prova a fare 1+0.5+0.25+0.125+...
Anche se hai molta pazienza non arriverai mai a 2.
Lo stesso accade con la forza di gravit�, che diminuisce molto rapidamente
con il quadrato della distanza. Viene esercitata una forza sul sasso
in corsa e compiuto quindi un lavoro, facendo diminuire l'energia
cinetica del sasso che rallenta. Per� il lavoro compiuto sar� sempre
un valore finito, non potendo andare oltre un certo limite.
Pertanto, se l'energia cinetica iniziale del sasso (velocit� di fuga)
� maggiore di tale limite, il sasso non lo fermi pi�.
Vedila anche al contrario: prendi il sasso e lo piazzi immobile
ad un anno luce dalla Terra; attratto dalla Terra, ti arriver� sulla
testa con una certa velocit� V. Se lo piazzi all'infinito o gi� di l�
ti arriver� pressoch� con la stessa velocit� V o poco pi�. Se lo
lanci dalla Terra con la stessa velocit�, arriver� all'infinito con
velocit� nulla. Se gli dai una spintarella un po' pi� forte non si
ferma pi�.
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Virgilio Lattanzi HARPAX srl
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Received on Mon Aug 20 2001 - 12:49:31 CEST