Buongiorno, Postazione09 ha scritto:
> Scusate la stupidit� delle domande, ma � da un po' che ci (me e amici)
> attanagliano con dispute accese.
>
> 1) In parole povere, quale � la definizione di velocit� di fuga?
Consideriamo un punto materiale (p.m.) di massa m che si muove nel campo
gravitazionale generato da una massa puntiforme M che supponiamo molto
maggiore di m, l'energia totale E del p.m. avente velocita' v e' la somma
della sua energia cinetica m*v^2/2 e dell'energia potenziale gravitazionale
G*M*m/r, con G=costante gravitazionale e r distanza tra M e m.
Si puo' dimostrare che se E e' non negativa allora l'orbita del p.m. e' non
limitata, cioe' esso per valori sufficientemente grandi del tempo si
allontanera' indefinitamente da M, cio' accade se m*v^2/2 + G*M*m/r >=0,
cioe' se v >= SQRT(2*G*M/r) che e' per definizione il valore della velocita'
di fuga.
Nel caso di un corpo che si muova soggetto solamente all'attrazione
gravitazionale terrestre, la velocita' di fuga sulla superficie della Terra
si ottiene sostituendo a r il valore del raggio terrestre, da cui v_fuga =
11 km/s.
> 2) Se ho un aereo che va ad una certa velocit�, ad esempio 100 Km/h, cosa
> mi impedisce di uscire dall'attrazione gravitazionale terrestre se punto
> verso lo spazio?
Nulla, infatti il concetto di velocita' di fuga si applica ad un oggetto che
si
muova di moto balistico, cioe' sotto la _sola_ influenza del campo
gravitazionale terrestre, mentre l'aereo ha i motori...
> 3) Se ho una scala che dalla terra si estende fino allo spazio, se salgo
le
> scale, cosa mi impedisce di uscire dall'attrazione gravitazionale?
Nulla.
Ciao
--
Giorgio Bibbiani
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Received on Wed Aug 08 2001 - 16:31:38 CEST