Re: energia e curvatura dello spazio e del tempo
On 28 Set, 21:33, Elio Fabri <elio.fa..._at_tiscali.it> wrote:
> Vend ha scritto:> Ovviamente per poter comprendere a pieno una teoria scientifica e
> > operare a livello professionale occorre utilizzare il linguaggio delle
> > equazioni, tuttavia penso che le intuizioni di fondo della RG siano
> > accessibili anche senza una descrizione matematicamente precisa.
> > (Ovviamente, essendo un non addetto ai lavori, posso anche
> > sbagliarmi).
>
> Infatti secondo me ti sbagli, e inoltre confondi il "matematicamente
> precisa" con "complicata" o "astrusa".
Non ho detto che sia astrusa, ma sicuramente richiede un certo
bagaglio di conoscenze.
> Una corretta definizione *matematica* e' necessaria, senza che sia
> necessariamente complicata.
> Le idee "intuitive" sono quasi certamente errate e fuorvianti.
Sono errate nel senso di imprecise ed inutili per eseguire predizioni
su esperimenti, fuorvianti non saprei.
Immagino che uno scienziato non arrivi a formulare una teoria facendo
mera manipolazione simbolica di formule fino a trovare quella che pi�
si adatta ai dati, ma invece parta da qualche idea intuitiva e poi
cerchi di formalizzarla matematicamente.
> > Provo con un'analogia:
>
> > Supponiamo di avere un blocco di silicone, elettricamente carico
> > ...
> > Ovviamente, come tutte le analogie � imperfetta, per� creado che
> > catturi l'intuizione fondamentale della Relativit� Generale: la
> > materia (liquido) deforma lo spazio (blocco di silicone) e con esso le
> > geodetiche (tubicini) entro cui essa stessa � costretta a muoversi.
>
> > (spero di non aver detto troppe fesserie)
>
> Ne hai dette quanto basta, ossia cio' che rende la tua presunta
> analogia del tutto errata e fuorviante, come ho detto sopra.
> Intanto, tu ti occupi dello spazio, mentre in RG si tratta di
> spazio-tempo.
E vabb�, � un'analogia, mica pu� essere perfetta.
> Ma soprattutto e' la *deformazione* che e' del tutto diversa.
> Il tuo spazio deformato rimane uno spazio euclideo, solo che i punti
> hanno cambiato posto.
Un'analogia consiste nell'esemplificare qualcosa di meno familiare
trasferendone i concetti in quelli di qualcosa di pi� familiare.
In questo caso, l'ente meno familiare � lo spazio astratto
deformabile, che pu� essere compreso solo avendo conoscenze di
geometria Reimanniana, mentre l'ente pi� familiare � un oggetto
materiale deformabile, che fa parte dell'esperienza quotiniana.
Il fatto che l'oggetto materiale deformabile sia esso stesso
modellizabile utilizzando un'altro spazio astratto (euclideo) �
irrilevante ai fini dell'analogia.
, ma credo che nulla vieti di definire uno spazio non-euclideo
> Invece la vera "deformazione" (che infatti non e' affatto una
> deformazione, e' tuttt'altro) e' tutt'altro: si tratta di passare da
> uno spazio euclideo a uno che non lo e'.
Comunque, credo che nulla vieti di definire uno spazio non-euclideo
"solidale" al blocco di silicone, ovvero con una metrica definita in
modo che i tubicini siano effettivamente delle geodetiche.
> Io capisco lo sforzo che hai fatto, e posso anche apprezzarlo nel
> senso della buona volonta', ma solo per questo.
> Il risultato pero' ti porta del tutto fuori strada, e quindi lo sforzo
> di buona volonta' e' addirittura controproducente.
Mah, tanto non essendo un professionista, per me si tratta di mere
curiosit�.
Received on Wed Sep 29 2010 - 01:39:13 CEST
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