Re: Re Re: Siamo in un buco nero?

From: Paolo Russo <paolrus_at_libero.it>
Date: Sat, 28 Jul 2001 22:01:57 GMT

[Francesco Alfe`:]
>Ebbene se tu, stando comodamente a terra,
>avresti potuto seguire l'esperimento osservando attimo
>per attimo il rallentamento dell'orologio a bordo dell'aereo,
>tramite un'apposita telecamera preposta allo scopo,
>non pensi che ricevendo in tempo reale queste immagini
>avresti potuto essere testimone indiretto del rallentamento
>del Tempo dentro l'aereo?

Solo se la causa del rallentamento fosse stata un maggior
campo gravitazionale. Tralasciamo la gravita`. Se parliamo
solo di velocita` dell'aereo, la risposta e` no. In quel caso
le cose sono molto piu' complicate e dipendono dalle
accelerazioni che fa l'aereo. Nei momenti di non
accelerazione, ognuno dei due osservatori (quello a terra e
quello sull'aereo) vedrebbe l'altro muoversi piu' lentamente
di lui.
In fondo quello che io vedo come problema nella tua teoria e`
proprio questo: prevede che due osservatori in moto reciproco
NON siano simmetrici (misurano velocita` diverse per la luce,
ad esempio). A questo punto la relativita` del moto va a
farsi benedire. A questo punto non serve che tu mi ripeta che
il moto invece e` relativo, dovresti piuttosto spiegarmi come
fa una tale idea ad essere coerente con il resto. Una tale
spiegazione ancora non l'ho vista. O forse c'e` stata e non
l'ho riconosciuta come tale. Temo che possa essere cosi' e
che il nostro concetto di "spiegazione" non coincida
minimamente.

>Tutto questo non vuol dire che il moto sia assoluto.

No?

>Infatti gli effetti di tale moto coinvolgono solamente
>l'osservatore che viaggia, e non chi potrebbe avere
>la possibilit� di osservare tramite telecamera.

Ma questo e` esattamente cio` che dicesi e intendesi per
"moto assoluto"! Qui non ci capiamo neppure sui termini. Se
il moto e` relativo, non deve esistere alcuna asimmetria tra
i due osservatori, a meno di accelerazioni; non deve esistere
alcun modo di accorgersi che ci si sta muovendo.

>In quel caso le visioni cambiano poich� al normale rallentamento
>del Tempo dentro l'astronave, dovuto al moto della stessa,
>si aggiunge il ritardo dell'arrivo delle immagini dovuto alle
>distanze che via via aumentano tra l'osservatore fermo a terra
>e l'osservatore dentro l'astronave.

Infatti, lo stesso deve accadere con l'aereo.

>Nelle mie affermazioni quello che non pu� cambiare,
>n� causare equivoci � la "colonna vertebrale" sulla quale
>si regge la mia Teoria Quantistica della Gravitazione:
>"La Forza Gravitazionale, oltre a contrarre il Tempo, contrae
>lo Spazio e la Materia in tutte e tre le dimensioni."
>Da questa base possiamo trarre tutte le consequenze che
>riteniamo ovvie e giuste: come l'affermazione che in Natura
>non esiste niente, ma proprio niente, di assoluto,

Se quell'asserzione non intende la forza gravitazionale in
senso assoluto, allora ha bisogno di ulteriori chiarimenti
molto dettagliati. Comunque li' non parli di velocita`.
E comunque, quando si introduce un principio come quello,
bisogna controllare bene che le deduzioni conducano a
risultati che non si contraddicono (non e` automatico che sia
cosi', purtroppo).

>Ho fiducia nella mia Teoria soprattutto perch� penso
>che sia la semplicit� ridotta all'essenziale; ma sono anche
>cosciente del mio handicap: la mancanza di una laurea
>in Matematica e Fisica che mi avrebbe permesso
>di esprimermi in maniera molto differente e incisiva.

Non ci vuole una laurea in matematica per concepire le
trasformazioni di Lorentz. Dovresti cercare di mettere in una
forma simile le tue idee sugli effetti della velocita`. Temo
che solo allora avrebbe un senso continuare a discuterne.
Adesso come adesso non ci comprendiamo assolutamente e
nonostante i tuoi migliori sforzi esplicativi la tua teoria
continua a sembrarmi in contraddizione molto netta.

Ciao
Paolo Russo
Received on Sun Jul 29 2001 - 00:01:57 CEST

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