Re: Re Re: Siamo in un buco nero?

From: Paolo Russo <paolrus_at_libero.it>
Date: Sat, 21 Jul 2001 22:08:53 GMT

Ciao Francesco,

>Non posso essere d'accordo con te, caro Paolo.
>Io affermo che se un oggetto materiale si muovesse a velocit�
>relativistiche si contrarrebbe in tutte le direzioni
>e si schianterebbe su s� stesso,
>distruggendo la sua struttura molecolare.

Volevo solo chiarire che nella relativita` di Einstein questo
non accade affatto e per buone ragioni. Qualcuno poteva aver
capito diversamente.

>Se anzich� prendere il treno, come esempio, prendessimo
>il pianeta Terra che sfreccia nello Spazio a 260.000 Km/sec
>le cose sulle quali io insisto non cambierebbero:
>tutti i laboratori del nostro pianeta misurerebbero la
>velocit� della Luce uguale a 600.000 Km/sec.
>[...]
>Dentro un aereo in volo il mio metro e tutto il mio Universo
>percepito subir� una contrazione in rapporto alla velocit� dell'aereo,
>il mio orologio rallenter� il suo ritmo e io misurer� la
>velocit� della Luce con un valore superiore a quello noto.
>Se tu da terra mi seguirai con una telecamera vedrai che dentro
>l'aereo accadranno le cose anzidette, e che io confermer�
>una volta sceso dallo stesso.

Scusami, ma allora veramente non capisco piu' niente della
tua teoria. Credevo, da quel poco che mi era parso di capire,
che nella tua teoria il moto fosse relativo, che un corpo
potesse essere una singolarita` per un osservatore e non per
un altro. Se adesso mi dici che il moto e` assoluto e che
produce effetti su cui tutti concordano, non ci capisco piu'
nulla. Il brano successivo mi confonde ancora di piu':

>Ora ti far� un esempio banale per dire il mio punto di vista
>sugli Universi paralleli:
>Immagina un gruppo di persone tutte cieche, in aperta campagna
>e, a 100 metri da loro, un grosso fal� acceso.
>In questo esempio il grado di temperatura E' l'Universo.
>Nessuno di loro vede quella fonte di calore, ma se qualcuno
>si avvicina si mette nelle condizioni di percepire temperature
>diverse da quelle percepite da altri.

Qui sembra che tu intenda nuovamente proporre un concetto di
moto relativo all'osservatore. Non mi sembra che quadri con
quanto precentemente detto. Mi lascia estremamente perplesso
che, nel caso dell'aereo, un osservatore a bordo misuri una
velocita` di c diversa dal solito. Se il moto e` relativo e
se c'e` un osservatore per il quale l'aereo e` fermo, quello
e` proprio l'osservatore a bordo dell'aereo. Qui, per
riprendere il tuo paragone, dovremmo piuttosto avere una
situazione in cui tutti sentono il calore del fuoco tranne
quello che ci si avvicina.

La mia sensazione (ma per carita`, di sola sensazione si
tratta, non posso dire di aver capito qualcosa) e` che la tua
teoria ponga le sue fondamenta matematiche su un concetto di
moto assoluto, e altre fondamenta epistemologiche su un
concetto di moto relativo, il che non mi sembra molto coerente.

>Paolo, la mia spiegazione su come stanno le cose
>� molto pi� semplice e naturale:
>La Singolarit� non si espande in maniera assoluta ma solo relativa.

Insomma, o il moto e` relativo o e` assoluto. Se e` assoluto,
quanto sopra non vale. Se e` relativo, a bordo del tuo aereo,
che per te e` fermo, misurerai c=300.000 Km/s.

>Paolo, io ammiro la tua acutezza: Tieni presente per�
>che se sulla Terra la velocit� della Luce � quella che �
>tutto dipende da un insieme di fattori: la velocit� del laboratorio
>attorno all'asse terrestre (ai due poli � nulla, all'eguatore � di
>quasi 1.700 Km/h), dalla forza centrifuga che sviluppa
>la posizione del laboratorio sulla superfice terrestre,
>dalla Forza Gravitazionale del pianeta Terra sul laboratorio
>ove si compiono le misurazioni, dalla velocit� del
>nostro pianeta attorno al Sole, attorno al centro della Via Lattea
>e, in direzione ignota, nello Spazio intergalattico.
>Sui satelliti GPS che tu nomini io ignoro come "giocano"
>tutti questi fattori ora menzionati.

Pero` pensi di sapere come giochino su un aereo? Come fai a
sapere se l'aereo si muove piu' velocemente o piu' lentamente
della Terra? Dipende dalla direzione in cui va rispetto alla
Terra.

>> La Terra si muove a velocita` enorme, il sistema solare pure
>> (lasciamo perdere la questione del rispetto a cosa). In un
>> certo momento dell'anno i due moti si sottraggono, sei mesi
>> dopo si sommano. La velocita` della luce dovrebbe allora
>> cambiare nel tempo? Mi sa che ce ne saremmo gia` accorti. Il
>> moto rotazionale terrestre fa lo stesso scherzetto ogni
>> dodici ore, sia pure a velocita` piu' bassa, ma sempre
>> superiore a quella di un aereo. Penso che se ne sarebbero
>> gia` accorti Michelson e Morley con il loro interferometro.

>Paolo, guarda che non centra per niente la direzione del moto.
>Quello che conta � il moto in s� stesso.

Ed e` di quello che parlo. Hai citato tu stesso poco sopra i
vari moti della Terra. Trascuriamo per un attimo il moto del
sistema solare nel suo complesso. La Terra orbita attorno al
Sole ad una velocita` di circa 30 Km/s. Gira anche su se
stessa, con una velocita` all'equatore di circa 0,46 Km/s. In
ogni istante c'e` un punto dell'equatore (credo quello al
mezzogiorno locale) che si muove a 30+0,46=30,46 Km/s; dodici
ore dopo, si trovera` dalla parte opposta e si muovera` a
30-0,46=29,54 Km/s. Stesso discorso per quei 30 Km/s che si
sommano o si sottraggono alla velocita` del sistema solare
nel suo complesso. La velocita` assoluta di un punto
qualunque della Terra varia nel tempo. Quindi per la tua
teoria la velocita` della luce misurata sulla superficie
terrestre dovrebbe cambiare nel tempo. Non ce ne accorgeremmo
solo se, per un incredibile coincidenza, il moto assoluto del
sistema solare fosse molto veloce e perpendicolare
all'eclittica.

>(Ti ho risposto con ritardo per motivi di lavoro).

In effetti anch'io, per vari motivi. Del resto, per certe
discussioni ci vuole un po' di calma.

Ciao
Paolo Russo
Received on Sun Jul 22 2001 - 00:08:53 CEST

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