(unknown charset) Re: Re: Teoria corpuscolare o ondulatoria?

From: (unknown charset) the Volk <marchi_at_cibs15.sns.it>
Date: Tue, 24 Jul 2001 14:05:20 +0200

On Fri, 20 Jul 2001, Adriano Amaricci wrote:

>
> Luciano Buggio ha scritto nel messaggio
> <000201c11112$f68e77e0$607a1997_at_it>...
> >Scusa se leggo a tua risposta nei seguenti termini.
> >"Io non sono capace di dimostrarlo (che i quanti di luce sono onde) ma c'�
> >chi, qualificato, l'ha fatto".
> >Ora, se tu affermi che l'abbia fatto (si intende che una dimostrazione
> >rigorosa, *matematica*, debba valere per tutti) al di l� del fatto di
> >richiedere che tutti ne siano convinti, suppongo che ti fidi, e che ti sei
> >convinto che *i quant di luce sono onde*.
>
> ciao, scusa se intervengo ma ci sono delle evidenze sperimentali che non
> puoi non accettare:
>
 ecc....

Vorrei esprimere la mia opinione. Non sono daccordo con nessuno dei due.
Non sono daccordo con Luciano Buggio poiche` troppo in fretta assume che
la gente abbia pensato troppo poco a quello che stava dicendo.
Non sono daccordo con Adriano Amaricci
perche` commette secondo me l`errore di liquidare i pensieri di Luciano
come invenzioni.
Secondo me qualcosa di vero c`e`. In effetti la dualita` onda corpuscolo
cosa significa? Per quello che ne so dovrebbe avere la seguente
interpretazione. Vi sono fenomeni che si spiegano bene assumendo che gli
oggetti fisic in gioco siano onde, cioe` fenomeni non locali, oggetti in
soldoni che non possono essere individuati in un punto ben preciso dello
spazio tempo (il discorso che l`elettrone ad es. passa dalle due fenditure
contemporaneamente diventa banale se pensiamo all`elettrone come un onda).
Tali fenomeni sono ad esempio i fenomeni di interferenza.
Poi vi sono fenomeni che si spiegano naturalmente pensando che gli oggetti
fisici con cui abbiamo a che fare siano individuabili in un preciso punto
ed in un preciso istante cioe` siano particelle, ad esempio l`effetto
fotoelettrico si puo` spiegare molto bene attraverso l`assunzione che
l`energia venga trasferita dal campo e.m. alla materia atomica attraverso
una interazione tra due oggetti (il fotone e l`elettrone) che hanno
natura di particelle.
A questo punto la luce e` un onda o e` un fascio di particelle? E che dire
degli elettroni?
Sia l`una che gli altri presentano comportamenti caratteristici di un onda
per certi espermenti e caratteristici di un campo di particelle per altri.
In tal senso la materia e` composta di oggetti di natura duplice o almeno
dovrebbe.
Ora pero` possiamo dire che effettivamente e` cosi`? Cioe` la luce e` un
incomprensibile, o almeno inimmaginabile, oggetto dovunque e allo stesso
tempo in un solo punto dello spazio?
Per esempio assumiamo il seguente esperimento ideale (e forse neanche
troppo). Due fenditure attraversate da un flusso di luce molto debole,
diciamo tanto debole che solo un fotone per volta arriva sullo schermo
dietro.
Allora il fotone dopo la fenditura e` in uno stato di sovrapposizione,
diciamo che e` un onda. Ma alla sua rilevazione esso eccita solo un atomo
dello schermo.
L`interazione con l`oggetto macroscopico lo ha fatto precipitare.
E qui secondo me sorge una domanda. Cos`e` un oggetto macroscopico?
Perche`, una volta avuta la definizione, esso ha fatto precipitare il
fotone?
Se assumiamo la dualita` onda corpuscolo dobbiamo necessariamente far
entrare in gioco il postulato di precipitazione.
A mio parere (e non solo mio) qui si trova un problema a cui una risposta
certa non e` ancora data. Ma comunque non e` possibile certo che
nonostante questo problema sia vivo, confutare la meccanica quantistica.
Gli accordi qualitativi e quantitativi sono troppo eccellenti per poter
dire:"E` sbagliata". Il problema e` che e` una eccellente teoria con
una non eccellente base, che si fonda sull`accettazione di certe cose non
definite.
Ciao

the Volk
Received on Tue Jul 24 2001 - 14:05:20 CEST

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