Re: Spazio asimmetrico e Tempo bidimensionale?

From: (wrong string) � <fulgom_at_tiscalinet.it>
Date: Fri, 20 Jul 2001 13:53:16 +0200

valentino <allanon.h_at_inwind.it> wrote in message
9j0vgd$k7k$1_at_nreadB.inwind.it...
> Prendo spunto dall'esempio del treno di Francesco Alf� e dalla successiva
> risposta di Paolo Russo per fare qualche considerazione e porre alcune
> domande.
>
> Francesco dice in sintesi: "lo spaziotempo si contrae in ogni direzione" e
> su questo costruisce l'esempio del treno, in cui alla fine riesce (secondo
> me) a dimostrare che la velocit� della luce raddoppia all'interno
> dell'oggetto in movimento.
>
> Paolo osserva: "la contrazione di Lorenz agisce solo nella direzione del
> moto e quindi, nel caso del treno, solo in lunghezza"
>
> Prima domanda:
> Che ruolo ha, o che effetti subisce, il tempo durante la contrazione?
> (e a monte) Quali caratteristiche assume il tempo nello spazio
> tridimensionale?
>

Ciao Valentino.
Il Tempo semplicemente rallenta il suo ritmo. Tutto qua.
Mentre nel nostro Spazio tridimensionale il Tempo
permette il succedersi di eventi.



> Si pu� supporre che il tempo abbia una sola direzione/dimensione valida
per
> tutte le dimensioni spaziali.


Certo, il Tempo ha una sola direzione. E in questo tragitto a senso unico
i comportamenti del Tempo sono due: o sta fermo
(come nella Singolarit�), o procede con un ritmo pi� o meno lento
(a secondo dell'intensit� gravitazionale).


> Se cos� �, Francesco non avrebbe necessit� di far contrarre lo spazio in
> tutte le direzioni, poich� il tempo dilaterebbe allo stesso modo sia in
> lunghezza che in altezza che in profondit�.


Ma no, ma che dici? Non � cos�.
E poi la mia non � una necessit�:
sono le cose che stanno in questo modo.
Solo cos� il Funzionamento dell'Universo
diventa logico, semplice, facile e comprensibile.


> Il treno infatti si accorcerebbe solo nella direzione del moto, e la sua
> altezza rimarrebbe pari a 300'000 km.
> La stessa azione, nelle medesime direzioni, subirebbe il metro:
> ci� significa che nella direzione del moto il metro misurerebbe
esattamente
> la met� di quanto misura in altezza.
> Ma il tempo, essendo variabile monodimensionale, dovrebbe subire
esattamente
> la stessa dilatazione/rallentamento, sia in lunghezza che in altezza che
in
> profondit�, poich� il treno si trova comunque in stato di moto rettilineo
> uniforme alla velocit� di 260'000 km/s.
>

Ti ripeto che il Tempo ha un solo verso, e pu� solamente
o accelerare, o rallentare, o fermarsi.
(Mi rivolgo ora anche a Paolo Russo)
Se vuoi capire con un grafico elementare come funziona
il meccanismo devi adoperare il semplice Teorema di
Pitagora. In esso l'ipotenusa corrisponde alla velocit�
della luce in un secondo; uno dei cateti corrisponde alla
velocit� del laboratorio, sempre in un secondo; e l'altro
cateto diventa la rappresentazione viva e vera della
contrazione del Tempo e dello Spazio, che � una variabile
in funzione dell'altrettanto variabile velocit� del laboratorio.


> Quindi: il raggio parte, raggiunge il soffitto e ritorna al pavimento in 1
> secondo (tempo del mezzo in movimento) corrispondente ai 2 secondi che si
> erano misurati a treno fermo.
> In quel caso il raggio di luce lanciato sul soffitto (direzione normale al
> moto del treno, non contratta spazialmente), per rispettare la dilatazione
> del tempo e la sua uniformit� nel rif. inerziale, deve raddoppiare la
> propria velocit�. Altrimenti devo considerare anche il tempo come una
> variabile a due dimensioni, una assoluta e una relativa (l'una parallela e
> l'altra perpendicolare alla direzione del moto).
>

Ma no. Se il treno non si contrae anche in altrezza, nemmeno
il metro viaggiante si contrarr�, quindi il raggio di luce impiegher�
sempre due secondi (tempo del treno in movimento).
La velocit� della Luce oltre ad essere relativa non pu� perdere
la sua veste di assolutezza. Nella mia Teoria il viaggiatore trova
aumentata la velocit� della Luce perch� oltre al rallentamento
dell'orologio gli si contrae anche il metro; ed egli ne deduce che lo Spazio
non ha subito alcuna contrazione. Ma se fosse possibile per lui eseguire le
misurazioni con un metro assoluto (che non subisce cio� contrazioni)
la velocit� della Luce sarebbe sempre di 300.000 Km/sec.


> Pu� il tempo avere due dimensioni (o due scale) in uno stesso riferimento
> inerziale?
>

Ti dico ancora una volta che il Tempo pu� o accelerare,
o rallentare, o fermare il suo battito.


> Rispondendo affermativamente a questa domanda ritengo si venga a creare un
> altro paradosso nel paradosso dei gemelli:
> il corpo del gemello viaggiatore resterebbe giovane solo nella direzione
del
> moto, ma nelle direzioni perpendicolari al medesimo invecchierebbe.
>
> Allo stesso modo, il suo corpo durante il moto si assottiglierebbe (come
in
> 2D al cinemascope), mantenendo per� le iniziali dimensioni in altezza e in
> profondit�/larghezza.
> Da qui l'ultima domanda:
> a velocit� sempre pi� prossime a quella della luce, lo spazio e la materia
> tendono a diventare bidimensionali?
>

No! Non diventano bidimensionali.
(Mi rivolgo di nuovo anche a Paolo Russo)
Con le velocit� l'Ipersfera Universo si contrae e
la Materia altrettanto. Esattamente alla velocit� della Luce
lo Spazio tridimensionale si riduce a zero, e la Materia
diventa un punto di Energia ipergravitazionale a
intensit� infinita, chiamata Singolarit�.
La Singolarit� (o l'Universo, che � l'altra faccia della medaglia)
� immersa in un Nulla infinito a quattro dimensioni dello Spazio.
Ti saluto cordialmente.


> Scusate le eventuali e probabili ingenuit�.
> Ringrazio chi vorr� darmi delucidazioni.
>
>
> ciao
> valentino
>

Ciao.
Francesco Alf�
Stazione Astronomica di Vittoria-sud
contrada Cappellaris
Received on Fri Jul 20 2001 - 13:53:16 CEST

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